Equiseto per l’orto, come preparare il famosissimo macerato fertilizzante

L’equiseto è una delle piante più antiche della terra, da millenni usato per l’orto come fertilizzante: ecco come usarlo.

fertilizzante orto equiseto
Piantina equiseto (Pixabay)

PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM

Pianta erbacea antichissima, l’equiseto è ricco di silicio e di molti altri elementi, importanti per fertilizzare e rinvigorire il verde. Usato come fertilizzante, è davvero eccellente per contrastare l’insorgere di malattie fungine, poiché rafforza del difese immunitarie delle piante. Possiamo preparare un macerato, ma anche un decotto, per ridare forza e vitalità al nostro orto.

Molti lo chiamano anche col nome di “coda cavallina”, per via dei suoi steli fini. Questo cresce in luoghi umidi e la raccolta si esegue in estate, quando è maturo, nei pressi di laghi, fiumi e fossati. Insomma, accanto ai ristagni di acqua. Tra giugno e agosto lo si può tranquillamente cogliere, strappandolo. Una volta raccolto, possiamo trasformare l’equiseto in macerato o in decotto.

Come trasformare l’equiseto in macerato o decotto per le piante

equiseto macerato decotto
Equiseto di campo (Pixabay)

Per preparare un decotto, basta lasciare le foglie in ammollo in acqua bollente, dopodiché facciamo raffreddare e lo lasciamo a riposo per qualche ora. Trasferiamo il tutto in un flacone e poi irrighiamo le piante. La proporzione è: 300 grammi di equiseto per un litro di acqua.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Finger lime, cos’è e quando si pianta: cure, coltivazione e informazioni utili

Se ci avanzano le foglie, possiamo tranquillamente lasciarle essiccare all’aria aperta e poi conservare per altri infusi. Questa pianta previene l’attacco delle malattie fungine, quindi è un antiparassitario naturale. L’equiseto è ricco di minerali che proteggono la struttura della vegetazione, aumentandone le doti difensive.

Possiamo anche consumarlo noi stessi, per la nostra salute. Tuttavia, in questo caso, occorre fare attenzione alla varietà che si raccoglie. Non tutte sono uguali e alcune potrebbero dare problemi intestinali. Per uso alimentare, il migliore è l’equiseto arvense, che è un poco più scuro e più sottile rispetto a quello palustre.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE → Ortensie dai fiori verdi, cosa succede? La verità non ti piacerà ma c’è il rimedio

Per la cura dell’orto, comunque, vanno bene tutte, indipendentemente dalla varietà. L’equiseto deve essere usato sia vaporizzato sulle foglie, evitando così l’attacco di parassiti e di malattie fungine, sia per irrigare il terreno, arrivando fino alla radici, rafforzando tutto l’apparato radicale della pianta. Il macerato è una difesa molto efficace, tutta naturale e biologica. Insomma, una soluzione efficace e a costo zero per le nostre piante.

Gestione cookie