Risorsa fondamentale per stare bene in casa, in un clima confortevole, occorre osservare i consumi del climatizzatore inverter in ogni stagione.
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Il climatizzatore è ormai diventato fondamentale in casa, e gran parte dei cittadini ne possiede almeno uno, magari nella stanza principale della casa, oppure in camera da letto. Questo apparecchio moderno, non è solo importante per rinfrescare e dare confort durante il torrido caldo della stagione estiva, ma si può utilizzare anche durante i mesi invernali, tramite la funzione di aria calda.
In ogni stagione, il climatizzatore può essere utile, in ogni caso è importante calcolare i suoi consumi, sia in modalità di raffreddamento che di riscaldamento. Calcolarne i consumi, ovviamente, dipende da molteplici fattori personali, quanto tempo lo si utilizza, in quale modalità, in quale ambiente e la temperatura impostata, senza contare la temperatura esterna, che influisce sulle prestazioni.
Climatizzatore inverter, i consumi in base alla sue funzioni, conviene rispetto al clima tradizionale?
Prima di tutto, bisogna chiarire che i climatizzatori di nuova tecnologia sono molto più efficienti e meno impattanti sull’ambiente, rispetto ai vecchi modelli. Quelli che dieci anni fa erano clima considerati di classe A, oggi sono slittati alla classe D, a indicare il grand balzo tecnologico effettuato dalle aziende. Un clima di classe A, oggi, consuma meno energia elettrica e funziona decisamente meglio.
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Gli indici SEER e SCOP dell’apparecchio indicano la sua efficienza, sia per le modalità legate al raffreddamento che per quelle legate al riscaldamento. Sono parametri che ovviamente sanno interpretare solo gli esperti. Tutti gli altri devono affidarsi alle comuni lettere. Un condizionatore di classe A++, ovviamente, rappresenta il massimo dell’efficienza.
I programmi Eco, deumidificatore o quelli notturni sono utili per risparmiare energia e ricevere bollette meno sostanziose. Il dimensionamento del condizionatore deve essere effettuato da un tecnico, ma è un’operazione necessaria per definire la potenza dell’elettrodomestico. Questo si effettua per ottimizzare le funzione del climatizzatore in base all’ambiente da rinfrescare o da riscaldare.
Il costo medio giornaliero di utilizzo del clima oscilla tra 1,50 euro e 3 euro, in base al tempo di utilizzo e alle modalità scelte. La tecnologia inverter, invece, migliora le prestazione dell’apparecchio e aiuta a diminuire i consumi, che sono compresi tra 300 e 500 W. Anche durante le mezze stagioni, gli inverter sono molti utili.
Il condizionatore inverter, a differenza di quello tradizionale, lavora a potenza erogata variabile in funzione della temperatura dell’ambiente, quindi è in grado di modificare la potenza, cosa che non può fare un apparecchio tradizionale. Gli inverter aiutano a risparmiare anche il 30% di energia, riducendo il costo delle bollette.
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La loro tecnologia, definita modulante, assicura maggiore comfort e velocità delle prestazioni. Inoltre, l’inverter è più silenzioso, specie una volta raggiunta la temperatura ambiente programmata. Il prezzo di un inverter è compreso tra 200 e 550 euro, in base al modello e agli accessori, quindi non costosissimo. Adatto per chi utilizza tante ore l’aria condizionata, è sicuramente la scelta migliore rispetto al condizionatore tradizionale.