Come realizzare un terrario per tartarughe in poche mosse e in modo economico, è facile e veloce: l’habitat delle tartarughe di terra.
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Replicare l’habitat delle tartarughe di terra, le testuggini Hermanni, le più diffuse da noi, non è difficile. Vediamo come riprodurlo in modo semplice e veloce, in poche mosse e senza spendere troppi soldi. Bisogna considerare che le tartarughe amano gli ambienti caldi e umidi, perciò occorre ricreare questo ecosistema, fornendo tanta luce, angoli di protezione, sorgenti di acqua e molto altro ancora.
Se abbiamo a disposizione uno spazio esterno, come un giardino o un terrazzo, è meglio, ma possiamo costruire il terrario anche dentro casa. L’importante è che gli animali abbiano il giusto spazio. Per prima cosa, bisogna scegliere il recinto, questo deve essere lungo almeno un metro e mezzo per lato e contenere sabbia, terra morbida, piantine e pezzetti di legno.
Il materiale per un terrario può essere costituito da legno compensato, spesso almeno un paio di centimetri. Altrimenti, se abbiamo a disposizione un’aiuola è ancora meglio, basta chiuderla e metterla in sicurezza, e così abbiamo già pronto il nostro recinto. La recinzione è importante per non far fuggire le tartarughe. Questi animali, anche se non sembra, sono abbastanza agili e tentano spesso la fuga. Inoltre, non solo scavalcano, ma scavano.
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Una volta sistemato il recinto e chiuso ogni accesso, possiamo passare all’arredamento interno, che deve essere naturale. Le tartarughe hanno bisogno di rifugi per proteggersi dal sole e dall’inverno, ma anche da eventuali gatti. Basta piazzare una tettoia, oppure una casetta in legno, per proteggerle dalle intemperie. Le casette si acquistano nei negozi. All’interno della casetta mettiamo delle foglie inumidite o della torba, qui le tartarughe potranno andare in letargo.
Da un lato del terrario, dobbiamo piantare l’orto, per nutrire gli animali, ma anche per fornire ombra e nascondigli sicuri. Dall’altra parte occorre mettere fonti di acqua dove le Testudo possono dissetarsi. Possiamo posizionare bacinelle non troppo profonde, altrimenti rischierebbero di affogare. Insomma, occorre farle distrarre fornendo loro, acqua, piante, tronchi, sassi e zone di ombra.
Una volta ricreato l’habitat naturale e fornito tutto il necessario per il benessere degli animali, compreso gli spazi giusti dove possono muoversi liberamente, cosa dare da mangiare? La dieta delle tartarughe è vegetariana. Per garantire il giusto apporto di nutrienti, occorre somministrare erbette, foglie, ortaggi, frutta. Erbette e foglie, soprattutto, e una volte alla settimana possiamo dare ortaggi e frutta.
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Ogni tanto possiamo dare il guscio d’uovo, facendolo a pezzetti piccolissimi. Questo è un ottimo integratore. Tra le erbette migliori che le tartarughe consumano troviamo il tarassaco, la malva, l’ortica, l’ibisco, il radicchio verde, la barbabietola rossa e un poco (un paio di volte al mese) di lattuga. Tra i frutti da dare troviamo cocomero, mela, ananas, pera melone, prugna, fico e kiwi, da somministrare massimo una volta a settimana in piccole quantità.