Aloe arborescens, la fioritura lascia senza parole: spettacolo unico

Conoscete le caratteristiche dell’Aloe arborescens? Non confondetela con l’Aloe vera che ha delle differenze. Ecco i dettagli.

aloe arborescens
(Pixabay)

Al giorno d’oggi una delle piante che va per la maggiore, per i suoi effetti benefici, è sicuramente l’Aloe. Esistono diversi tipi di Aloe come, ad esempio, l’Aloe vera oppure l’Aloe arborescens. Ovviamente per quanto abbiano caratteristiche simili, ci sono anche notevoli differenze tra le due.

L’Aloe arborescens può essere coltivata anche in vaso e ha bisogno solo di un terreno ben idratato e di una buona esposizione al Sole. Questo tipo di pianta fa parte della famiglia delle succulenti e si è sviluppata per la prima volta nelle nel sud America e anche in Sudafrica.

Una delle differenze più caratteristiche tra l’Aloe vera e l’Aloe arborescens è che la prima sviluppa una radice di partenza mentre la seconda ne è completamente priva. Inoltre anche i fiori sono del tutto diversi:  quelli dell’Aloe vera sono gialli, quelli dell’Aloe arborescens sono di colore rosso. Ma non perdiamo altro tempo e andiamo a scoprire come si coltiva l’Aloe Arborescens.

Aloe arborescens: come si coltiva

aloe arborescens
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L’Aloe arborescens in Sudafrica è anche chiamata Aloe Krantz. Questo nome fa riferimento alla scogliera e richiama la caratteristica delle foglie dentate. L’Aloe arborescens somiglia molto ad un cespuglio cresposo e le sue foglie ricordano molto delle spade.

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Di solito i fiori che hanno dei colori che vanno dalla tonalità rosso fino all’arancione si sviluppano soprattutto quando la pianta raggiunge i quattro anni di età. Può raggiungere anche i due metri di altezza. Per questa pianta, è fondamentale l’esposizione ai raggi solari punto: la luce del sole, infatti, garantisce un verde brillante alle sue foglie e garantisce anche la fioritura dei suoi fiori. La fioritura, infatti, ha luogo soprattutto nei mesi caldi, in particolare dal periodo che va dalla primavera fino all’estate inoltrata.

 

Può essere coltivata anche in vaso, l’unica cosa è evitare i ristagni di acqua perché possono andare a macerare la pianta stessa. D’inverno l’innaffiatura può essere anche non effettuata perché basta l’acqua piovana mentre, in estate, è bene innaffiare la pianta ogni qualvolta il terreno non risulti umido.

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Bisogna saper osservare molto bene le foglie della pianta perché, se presentano delle macchie nere, può essere che vi sia un infezione fungina che ha colpito la pianta. Una condizione che si sviluppa soprattutto quando non vi è un ottimale esposizione al Sole. Per risolvere questo problema non dobbiamo far altro che spostare la pianta in una zona più luminosa e non mantenerla umida per troppo tempo per evitare che sviluppi funghi.