Cane e gatto sotto stress, come capire se i vostri animali stanno soffrendo

Cane e gatto sotto stress? Lo si capisce da determinati comportamenti. Come intervenire nel caso in cui i nostri amici stiano soffrendo.

cane gatto sintomi disagio
Cane e gatto in braccio al proprietario (Pexels)

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Tutti gli animali, specialmente quelli domestici, amano la routine. Per questo motivo, quando si parte per le vacanze, oppure li si affida a qualche oasi, o ancora, li si porta da qualche amico o parente, il cambiamento può creare stress. Basta un piccolo stravolgimento nella routine per generare forte disagio nell’animale. Ma come manifestano questa forma di sofferenza?

Gli animali possono manifestare il disagio in tantissimi modi, proprio come noi umani. Il cambio di ambiente, soprattutto, è un fattore determinante nella psicologia dell’animale, perché non li fa sentire protetti. Gatti e cani memorizzano tutto e osservano attentamente il loro spazio. Anche spostare la lettiera o una ciotola, da un angolo all’altro, può essere fonte di stress. Cosa fare?

I comportamenti che fanno capire quando cane e gatto sono stressati

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Gatto e cane domestici (Pexels)

Un gatto, ad esempio, può manifestare lo stress in vari modi, che possono essere schizzi di urina ovunque, graffi sui mobili della casa, aggressività, miagolio particolarmente acuto e inquietante, trascuratezza nell’igiene. Avendo pochi stimoli a disposizione, sono situazioni di disagio che capitano spesso nei felini, le quali possono far innalzare i livelli di cortisolo, generando grossi fastidi nell’animale.

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Nel cane, i sintomi sono simili a quelli che abbiamo visto per il gatto. Un cane può essere molto agitato, iperattivo, oppure, al contrario, sembrare apatico e annoiato. Lo stress, come per noi umani, può comportare diversi problemi di salute, causando disordini nella flora batterica, dando crampi allo stomaco e problemi intestinali. È importante capire i segnali che i nostri animali ci inviano e saper interpretare il loro disagio.

Capire il disagio del proprio animale domestico

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Amici a quattro zampe in finestra (Pexels)

Fonti di disagio possono essere ovunque e avvenire anche per motivi banalissimi, come il troppo caldo in casa, l’interazione con un animale esterno, oppure il cambio di dieta. Quando succede ciò, occorre intervenire, ricreando un ambiente sicuro e protetto. Se il cane può trovare stimoli stando col proprio padrone, facendo passeggiate e giocando al parco, per il gatto bisogna adottare soluzioni differenti.

Quando il proprio micio è stressato, bisogna stimolarlo, farlo giocare, stuzzicarlo con cibo gustoso e, se si riesce, magari portarlo all’aria aperta. In particolare, c’è un disturbo, molto raro e pericoloso, che si manifesta nei gatti. Si chiama “sindrome della tigre”, uno stato di pericolosa aggressività che avviene quasi improvvisamente. Il gatto inizia a emettere versi striduli e angosciosi, le pupille dilatate, e inizia a soffiare e s prepara all’attacco.

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Insomma, l’animale diventa aggressivo e cerca di far male a tutti. Si tratta di una condizione davvero delicata e molto pericolosa, perché il gatto tende ad aggredire il viso. In questo caso, bisogna ignorarlo, lasciarlo da solo, possibilmente allontanato in un’altra zona della casa. La crisi può durare anche qualche giorno, l’importante è non renderlo ulteriormente nervoso. In tal caso, meglio contattare un veterinario.