Farfallina dei gerani, sai che cos’è? Ti diamo tutte le indicazioni necessarie su come riconoscerla e come scongiurare il suo arrivo
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I gerani sono tra i fiori più diffusi dell’estate. Con i loro colori abbelliscono balconi e giardini. Una pianta semplice ma molto appariscente, che non ha bisogno di molte attenzioni. A volte però i gerani appaiono non nel massimo della loro forma, rinsecchiti qua e là, foglie cadenti, buchi nei fusti e quasi assenza di fiori.
Dietro tutto questo c’è una colpevole piccola ma temibile: si tratta della farfallina dei gerani, un vero killer per queste piante che riesce a farle deperire e soprattutto a riprodursi in modo molto veloce. E allora come prevenirla per evitare che tutti i gerani siano attaccati? Ti diamo le dritte giuste.
Farfallina dei gerani, ecco come prevenirla
In gergo comune di chiama farfallina dei gerani, ma il suo nome completo ed originale è il Cacyreus marshalli, un lepidottero che arriva dall’Africa e che negli ultimi tempi si è diffuso molto nel nostro Paese trovando un ambiente favorevole nei gerani.
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Questi malefici animaletti sono tra il grigio ed il marrone e di solito svolazzano proprio intorno ai gerani e non è scontato che possano attaccare anche le altre piante circostanti deponendo le uova. Queste sono di dimensioni minime e spesso non sono facili da notare, ecco perché è sempre necessario fare attenzione e dare una controllata accurata alle piante.
Come fare? È necessario attivare una buona prevenzione sui gerani per evitare che le farfalline arrivino e senza ricorrere poi ad insetticidi efficaci ma nocivi per le piante e per l’ambiente. Bastano piccole accortezze per lasciare la pianta in salute.
La prima cosa da fare è sistemarla al sole, in modo che sia illuminata per molte ore al giorno, in un vaso capiente con terriccio universale ma di qualità che abbia un’ottima proprietà drenante evitando che il terreno resti umido.
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L’innaffiatura, infatti, è molto importante. Se il terreno è ancora umido non serve dare alla pianta altra acqua. Meglio attendere tanto i gerani possono restare anche qualche giorno senza acqua. Possono passare anche 3 giorni da una innaffiatura all’altra. Nelle giornate molto calde meglio fare ogni due giorni. Altro piccolo trucco è usare l’olio di Neem unito al sapone molle ogni sette giorni, una miscela naturale che aiuta a prevenire l’attacco delle piante.