Acqua nei vasi, c’è una quantità fissa da seguire? Si tratta di info molto importanti da sapere: ecco come comportarsi
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Innaffiare le piante è importantissimo, rappresenta uno dei passaggi fondamentali per prendersene cura. Allo stesso modo però, è anche un’operazione delicata in quanto dalla quantità di acqua usata dipende, in aprte, la salute della pianta.
Non tutte le specie richiedono la stessa quantità di acqua. L’innaffiatura è legata non solo al tipo di fiori che vanno accuditi ma anche al tipo di terreno, alla luce, all’umidità, alla temperatura. Ogni pianta in vaso ha esigenze diverse e per permetterle di vivere bene vanno prese in considerazione ogni volta.
È sbagliato pensare che è meglio abbondare con l’acqua per creare delle riserve. La troppa acqua può portare anche alla morte delle piante. Ecco che allora nasce la domanda spontanea: quanta acqua si mette nei vasi? Ecco la risposta.
Acqua nei vasi, le dritte per non sbagliare
Una delle prime regole da seguire per la cura delle piante è che il terreno debba essere umido e non bagnato. Allo stesso modo è importante non lasciarlo arido. Come sempre le mezze misure sono quelle adatte, anche nel caso delle piante in vaso.
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La regola madre da seguire è che le innaffiature vanno fatte solo quando le piante hanno realmente bisogno dell’acqua. Ma c’è una linea guida da seguire? Si può far riferimento ad regola empirica che dice che il terreno deve essere abbastanza umido per donare alle piante la condizione ideale.
Per i vasi di 15 centimetri di diametro, dovrebbe essere umido almeno il primo centimetro di terra ma di certo non è una regola standard, bisogna sempre ricordarsi dei fattori che abbiamo elencato all’inizio che influenzano l’innaffiatura.
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Che la pianta in vaso sia al sole o all’ambra è moto importante perché influenzano la frequenza delle innaffiature. Di certo quelle che si trovano in una posizione soleggiata per tutto il giorno hanno necessità di più acqua rispetto a quelle che si trovano all’ombra, come anche un terreno sabbioso che espelle più facilmente l’acqua si ha necessità di una frequenza di annaffiatura molto più costante.
Infine, alcuni momenti particolari dello sviluppo della pianta in cui si sprecano maggiori energie come fioritura, crescita e fruttificazione richiedono maggiore acqua per dare un importante contributo nutritivo.