Meditare e rilassarsi in un giardino zen, possiamo farlo anche a casa nostra, è semplice, basta seguire alcuni accorgimenti
L’oriente, in questi ultimi anni, è entrato nella nostra vita e, ad alcune persone, l’ha profondamente cambiata. Per quanto questa pratica, in forme differenti, sia riconosciuta da molti secoli come parte integrante delle principali tradizioni religiose, tuttavia, è diventata parte integrante delle abitudini di alcuni, solo con la conoscenza delle dottrine orientali.
Probabilmente, perchè sono più vicine al sentire delle persone e, soprattutto, sono legate ad una spiritualità lontana da quella che ci è stata insegnata da bambini. La postura stessa della meditazione orientale è vicina al senso di rilassatezza e di tranquillità.
Alcuni consigli su come trasformare il nostro giardino o parte della nostra casa in un luogo di relax
La storia legata ai giardini zen, così come li concepiamo noi occidentali, sembra essere considerata dagli esperti giapponesi un falso storico. Sostengono, infatti, che si tratti di una creazione tutta nostra, nata nel XX secolo.
Più precisamente, il termine zen, apparve per la prima volta in uno scritto del 1935 che trattava proprio di giardini giapponesi, e solo nel 1958 venne utilizzato in Giappone, probabilmente da uno studioso che volle usarlo perchè in voga tra gli stranieri.
Comunque, al di là di ciò che i testi storici ci riportano, oggi, quando si parla di giardino Zen, si evoca un luogo di pace e tranquillità. Un posto dove poter meditare e rilassarsi lontano dai frastuoni della città e e della vita moderna.
Se abbiamo la fortuna di vivere in una casa circondata da un giardino, grande e piccolo che sia non importa, possiamo ideare e costruire un nostro rifugio ispirandoci alla tecnica giapponese. Le regole da seguire sono poche. L’elemento fondamentale è la nostra fantasia.
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I quattro elementi da tenere presenti per arredare un giardino Zen sono: i sassi, le piante, alcuni manufatti orientali e l’acqua. La forma che daremo al nostro giardino, sarà frutto delle nostre idee. Il risultato deve portare armonia ed equilibrio.
Una volta deciso dove costruire la propria oasi di pace, è bene focalizzare il pensiero su che cosa vogliamo ottenere dal nostro giardino zen. I quattro elementi che vi ho indicato precedentemente, hanno un significato simbolico preciso.
L’acqua simboleggia la vita. Non esisterebbe essere vivente animato e inanimato senza la possibilità di dissetarsi. Le pietre sono gli ostacoli che ognuno di noi incontra quasi ogni giorno. Piccoli o grandi che siano, il nostro compito è superarli. Le piante sono la vita che continua, che vive di aria e di terra e la cui scelta parla di noi.
Una volta scelti gli elementi principali, possiamo cominciare a divertirici costruendo il nostro giardino Zen personale. Alcuni consigliano di posizionare subito la fontana, intorno alla quale verranno poi sistemate le pietre e le piante. La forma dipende da noi. In commercio ne esistono per tutti i gusti.
Se poi il giardino lo consente, si può scegliere di inserire un biolaghetto con una piccola cascata. L’acqua deve essere ferma o in pendenza, in modo che scorra seguendo il sorgere e il calar del sole, quindi da est verso ovest. In questo caso le piante che possiamo scegliere sono di varie tipologie e, oltre che come decoro, aiutano l’acqua a rimanere sempre fresca e pulita.
Le pietre devono essere chiare e con una forma arrotondata. Gli spigoli non portano armonia e possono anche risultare pericolosi se si cammina a piedi scalzi. Posizioniamole intorno al biolaghetto o all’interno della fontana.
Le piante tipiche della tradizione giapponese sono il glicine, i ciliegi, i bonsai ed i pini giapponesi, tra i fiori spiccano le peonie, le ortensie e le camelie. Nella fontana o biolaghetto si possono sistemare alcune piante acquatiche come le ninfee e i fiori di loto, le quali fungono da filtro e mantengono l’acqua pulita.
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Possiamo anche decidere di costruirlo direttamente in casa, se lo spazio esterno non ce lo consente. Troviamo il posto più congeniale e realizziamolo come preferiamo. Basterà scegliere gli elementi in formato mignon: una piccola fontana zen, fiori in vaso o bonsai e delle candele.
Se viviamo in un monolocale, possiamo acquistare o costruire un giardino Zen da tavolo. In genere è formato un vassoio di legno o pietra ricoperto di sabbia bianca. Sopra sono adagiati dei sassi lisci e chiari e, appoggiato, c’è un piccolo rastrello di legno. Il movimento che facciamo per riordinare la sabbia, ha la capacità di aiutarci a chiarire le idee ed allontanare pensieri negativi.