In una città italiana sono stati imprigionati in un parco per bambini. Nessuno al momento si è espresso sul loro futuro
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Tra i tanti problemi che stanno coinvolgendo l’Italia c’è quello dell’invasione dei cinghiali. Questi animali, sempre di più frequente, sono nel cuore delle città. Lo sanno bene i cittadini di Roma, che da anni sono alle prese con questa invasione. Ma oltre alla Capitale, anche La Spezia è alle prese con gli stessi problemi.
I fatti stanno accadendo, come detto precedentemente, a La Spezia nel parco della Maggiolina del quartiere Mazzetta, dove 9 cinghiali, tra grandi e cuccioli, sono stati rinchiusi. Da giorni volontari e cittadini stanno osservando e presidiando il giardino e la famiglia affinché nessuno possa ucciderli. Il tutto mentre si è in attesa che l’Amministrazione ligure decida il loro futuro.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Serpente in giardino, cosa fare quando si avvista mentre striscia indisturbato
Al momento, il primo cittadino di La Spezia, Pierluigi Peracchini, si è espresso in maniera contraria al loro abbattimento. La decisione però spetterà al Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Quest’ultimo dovrà dare chiarimenti poi sul loro futuro, la cui colpa è una sola: essere cinghiali durante un’epidemia di pesta suina africana.
La LAV Genova, Lega Anti Vivisezione, sostiene che l’Ufficio Fauna della Regione Liguria avrebbe già deciso il loro futuro. I cinghiali dovrebbero essere sfruttati nelle zone di addestramento dei cani da cani. Qui questi troverebbero la morte in un modo orribile. Inoltre, se questa ipotesi dovesse diventare realtà la regione andrebbe in contrasto con il piano di eradicazione della pesta suina africa presentato dalla Commissione Europea a fine giugno che vieta questo utilizzo.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Zanzare, 5 curiosità sul loro conto che in pochi conoscono
Non è dunque da escludere l’arrivo dei veterinari che narcotizzeranno gli animali così da trasportarli in un’altra zona e ucciderli lontani dagli occhi dei cittadini. In pratica quanto avveno a Roma con il cinghiale Poldo. La LAV, in attesa che Toti decida il da farsi, si è detta disponibile ad accogliere i cinghiali e ricollocarli in un rifugio.