L’Erba Acetosa, è una piccola pianta infestante e perenne, che possiamo unire alle nostre pietanze, ma in modo moderato
Erba acetosa, il cui nome scientifico è Rumex Acetosaerba brusca, è conosciuta in altri modi, a seconda di dove la raccogliamo. Infatti, è chiamata con i caratteristici appellativi pan e vin e erba cucca. Appartiene alla Famiglia delle poligonacee.
Sembra che sia originaria tra Europa e Asia. Fin dall’antichità è stata conosciuta e impiegata, come alimento e come erba medicinale. Veniva utilizzata, soprattutto come rimedio per febbre e scorbuto. Oggi è diffusa su tutto il territorio italiano, e la possiamo raccogliere nei campi o lungo i cigli della strada.
Sono poche le regole da seguire per coltivarla in casa
Ha un sapore acidulo, da qui il nome acetosa. Si usa in aggiunta alle insalate, ma anche cotte o nelle zuppe. Si possono preparare salse di accompagnamento alla carne e al pesce. Vi sono alcune ricette che la vedono un ingrediente gustoso anche per le crostate.
L’acetosa è una pianta molto ricca di vitamina C, ma anche di calcio, potassio, zinco e ferro. Ha un’efficace azione depurativa e diuretica sull’organismo. Può essere usata anche per abbassare la febbre. Utilizziamola con moderazione, poichè la presenza di acido ossalico e dell’ossalato di calcio, la rendono tossica.
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Se non siamo sicuri di saper raccogliere l’acetosa in natura, possiamo facilmente coltivarla nel nostro orto personale. La mettiamo a semina direttamente nell’orto, ed è la scelta migliore, in quanto l’erba brusca richiede spazio per crescere. Se non è possibile, allora è meglio optare per un vaso dalle generose dimensioni.
Il periodo adatto per la semina è quando la temperatura è nei mesi di aprile, maggio e giugno. Mettiamo i semi di erba brusca direttamente in campo, o nel vaso che abbiamo scelto. E’ importante tenere presente che più è esposta al sole e più acidulo risulterà il gusto delle sue foglie.
Prepariamo il terreno tenendo conto che l’acetosa ama quello ricco di azoto. Dopo averlo smosso adagiamo i semi, che sono tondi e piatti, e li mettiamo a circa 1 o 2 cm di profondità. Le piantine devono avrere una distanza di circa 40 cm l’una dall’altra. Lo stesso se semineremo in un vaso.
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Le annaffiature non devono essere abbondanti. Soltanto in fase di semina irrighiamo un poco ogni giorno, per permettere al rizoma di radicarsi bene. In seguito, possiamo rallentare e annaffiare solo all’occorrenza.
Una volta cresciuta, possiamo cogliere le foglie in qualsiasi momento dell’anno. Non serve aspettare che maturi. Un consiglio: per tenere l’acetosa produttiva, prendiamo sempre le foglie esterne, tagliandole alla base con un coltello. Lasciamo il cuore centrale della pianta, in modo che ricrescano le foglie in tempi brevi.