Sei sicuro di annaffiare la tua aloe nel modo corretto? Scopriamo come capire se stai facendo un buon lavoro.
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Una delle piante che ha avuto più successo in Italia negli ultimi ani è sicuramente l’aloe e, nello specifico, l’aloe vera. L’aloe vera è una pianta originaria del Sudan e della penisola arabica, appartenente alla famiglia delle Asphodeloideae.
Nota anche con il nome di Aloe barbadensis, questa pianta è caratterizzata da delle foglie carnose ricche di un gel molto particolare dotato di proprietà straordinarie, come quella lenitiva contro le irritazioni e scottature.
La sua coltivazione è molto semplice, ma a volte si può incorrere in problemi di foglie secche o marce, spesso dovuti a delle annaffiature non proprio scorrette. Scopriamo allora come capire se stiamo annaffiando la nostra aloe nel modo corretto.
Molto spesso capita di ritrovarsi con un aloe piena di foglie passate dal verde acceso al giallo che tende al marrone. I motivi di questo cambiamento di colore possono essere diversi, ma generalmente dipende dall’irrigazione.
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Di solito quando una pianta di aloe è stata annaffiata troppo lo si comprende appunto dalle foglie diventate mollicce e marroni, con una tendenza a cadere verso il basso.
In questo caso bisogna sospendere quanto prima le irrigazioni, lasciandole letteralmente seccare. L’aloe è infatti una pianta abituata alla siccità, motivo per cui non bisogna mai eccedere con le irrigazioni, poiché si potrebbe incorrere nel marciume radicale e nella conseguente morte della pianta.
Dopo circa 2 settimane senza acqua, se la pianta ha ripreso colore potrete annaffiare l’aloe una volta ogni 2 settimane. Se il colore dovesse ancora essere marrone si può provare a rinvasare la pianta, scegliendo un terriccio per succulente.
Nel momento del rinvaso se vedete della radici marce – marroni e mollicce – dovete assolutamente tagliarle, utilizzando delle cesoie precedentemente igienizzate, evitando così il rischio di infezione.
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Una volta tagliate le radici e rinvasata la pianta, posizionatela in una posizione dove la pianta possa godere sia di momenti di ombra sia di momenti di luce.