Fonti di energia rinnovabile e riciclo sostenibile vanno d’accordo? Parliamo del destino degli impianti fotovoltaici dismessi.
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Oramai è ben noto. Il 2022 ha finalmente presentato il conto di anni ed anni di sfruttamento territoriale, di indifferenza nei confronti degli ecosistemi che ci ospitano, di caccia al profitto ad ogni costo. La corsa ai ripari ha preso le sembianze di un’ondata di politiche governative impegante, almeno su carta, a ridurre l’intensità delle nostre azioni mortifere per l’ambiente.
Il tutto sotto l’egida di una parola chiave: energie rinnovabili. Oggi parliamo di una soluzione che, sorta come efficace riforma dell’approvvigionamento energetico globale, deve fare i conti con i sistemi di riciclaggio degli impianti dismessi.
Impianti fotovoltaici: il boom del riciclo sostenibile
La domanda di mercato per gli impianti fotovoltaici è cresciuta in modo spropositato. La ragione? La corsa alle rinnnovabili inaugurata dalla crisi ambientale ed energetica di XXI secolo. Parliamo di una crisi annosa che per farsi notare ha avuto bisogno di una guerra in est-Europa seguita dalla promessa, mantenuta un poco alla volta, dello stop ai rifornimenti di gas del capo di stato della potenza meticcia per eccellenza, la Russia.
Ed è forse proprio questo meccanismo a spiegare la storia delle origini del continente europeo e dell’occidente tutto. A destare stupore è che la mobilitazione politica è stata sospinta dal bastone inclemente di un gelido inverso (o una rovente estate) senza riscaldamenti, piuttosto che un cambiamento nel clima da libro dell‘Apocalisse.
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Ma al di là di questo breve incipit, oggi parliamo di una questione che per i prossimi decenni, almeno, sarà di primaria importanza: il riciclo di tonnellate di pannelli fotovoltaici. Con il passaggio alle energie rinnovabili entro il 2035 almeno 80.000 di tonnellate di pannelli, se non riciclati, costituiranno delle vere e proprie miniere urbane.
Per fortuna esistono delle tecnologie di ultima generazione capaci di recuperare fino al 98% della struttura del pannello fotovoltaico. Da un modulo di 21 kg ad esempio si possono ottenere 15 kg di vetro, 2 kg di alluminio, 3 kg di materiale plastico, 1 kg di polvere di silicio e 0,14 kg di rame.
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La domanda di componenti per pannelli fotovoltaici riciclati sta crescendo. La ragione è nel fatto che più aumenta la domanda per l’istalllazione, minore diviene la disponibilità dei materiali. Alcune stime promettono che i materiali recuperati da pannelli riciclati non più utilizzabili (ri-impiegati per nuovi apparecchi) varranno circa 2,7 miliardi di dollari entro il 2030 contro i 170 milioni odierni.