Il serpente bruno oliva di mare, nome scientifico Aipysurus laevis, è un rettile marino velenoso che appartenente alla famiglia Elapidae.
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Questa specie è conosciuta anche con i nomi in inglese olive-brown sea snake, olive sea snake e golden sea snake che significa serpente di mare dorato. In passato il Aipysurus laevis pooleorum era considerata una sottospecie del serpente bruno oliva di mare. Successivamente l’Aipysurus pooleorum è stato considerato una specie a parte.
Il serpente bruno oliva di mare è un serpente piuttosto grande, dall’aspetto robustoe corpulento. La sua lunghezza media oscilla tra 1,10 e 1,70 mt. La lunghezza massima registrata per questa specie è di 2,30 mt.
Il colore del dorso è marroncino con sfumature violacee, quello del ventre è più chiaro. Spesso presenta alcune squame color crema distribuite su tutto il corpo.
Serpente bruno oliva di mare: scopriamo qualche caratteristica
Le squame sono lisce e conferiscono all’Aipysurus laevis un aspetto lucido. La testaè abbastanza grande, larga e poco distinta dal collo. Gli occhi sono di medie dimensioni con pupille rotonde. Le zanne sono lunghe dai 5 ai 7 mm.
La particolarità di questo serpente marino è però la coda. Infatti la sua coda, oltre ad essere curiosamente piatta, è dotata di fotorecettori, di solito presenti solo negli occhi. Questi fotorecettori permettono al serpente bruno oliva di mare di rilevare la presenza di luce anche sulla coda. Presumibilmente questo gli è necessario per la caccia perché gli permette di assicurarsi di essere completamente nascosto, codacompresa.
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Il serpente bruno oliva di mare, a differenza di altri serpenti marini come la Laticauda colubrina, ha una dieta molto ampia e variegata. Questa serpente marino si nutre infatti di più di 12 specie diverse di pesci, e mangia anche uova di pesce, seppie, gamberi, granchi e molluschi.
Il serpente bruno oliva di mare preferisce cacciare di notte ma è effettivamente attivo anche di giorno perché ha bisogno di risalire in superficie per respirare. La caccia e la necessità di respirare sono gli unici motivi che lo spingono ad abbandonare i suoi nascondigli.
Solitamente infatti, questi serpenti marini se ne stanno tranquilli sotto o tra i coralli, lasciandosi dondolare dalle correnti. Possono rimanere sott’acqua e quindi trattenere il respiro per circa un’ora consecutiva.
Il veleno del serpente bruno oliva di mare è di tipo neurotossico, con un LD50 intravenoso pari a 0,15 mg/kg.
Questo veleno contiene inoltre delle miotossine che possono creare alterazioni ai muscoli.
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Anche se ognuno di questi rettili pare confinare i propri spostamenti a determinate zone della barriera corallina, difficilmente tornano a ripararsi sempre nello stesso rifugio. L’Aipysurus laevis caccia solitamente nelle fessure rocciose che si trovano tra le pareti coralline ed i fondali sabbiosi. Per la caccia non si spinge mai nelle acque libere. Usa il suo veleno per neutralizzare e liquefare le prede. Il veleno del serpente bruno oliva di mare contiene infatti degli enzimi che colpiscono e distruggono i muscoli ed i nervi delle sue vittime per renderle più digeribili. Ma dove si trova questo serpente di mare? In Australia. Se vi trovate da quelle parti fate molta attenzione.