L’Artico si scalda a ritmi insostenibili. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti, ma non pensiamo che dipenda da questo fenomeno.
L’Artico si scalda quattro volte più velocemente negli ultimi dieci anni. A dirlo è uno studio appena pubblicato sulla rivista scientifica Nature. Infatti, i ricercatori hanno preso come riferimento i dati degli ultimi quarant’anni.
L’inizio dell’aumento delle temperature sarebbe partito durante la Rivoluzione Industriale, quando la temperatura media è aumentata di più di un grado, proprio per via del cambiamento delle attività umane.
Per evitare l’aumentare delle catastrofi naturali e degli eventi avversi, i Paesi del mondo dovrebbero ridurre le emissioni, in modo da contenere l’aumento almeno a 1,5 gradi. Purtroppo, se continua così sarà molto difficile. Ecco perché.
Qual è il collegamento tra l’Artico che si scalda e le conseguenze sul clima del mondo? Il Pianeta si riscalda per via delle attività umane. Questa causa è dimostrata da diversi studi scientifici in merito, italiani e internazionali.
L’Artico e l’Antartide, quindi, tendono a scaldarsi. Così, iniziano a sciogliersi e aumenta l’acqua negli oceani. Oltre a questo, i poli perdono i ghiacci perenni, che servono a mantenere il clima costante nelle varie zone del mondo.
Di conseguenza, i cambiamenti repentini del clima generano una reazione a catena per cui aumentano i fenomeni avversi, come alluvioni, terremoti, trombe d’aria, ecc. Il problema è che questi cambiamenti sono sempre più veloci.
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Fino a pochi anni fa, le ricerche stimavano come preoccupante la velocità dello scioglimento dei ghiacciai perenni di 2-3 volte superiore al normale. Invece, ora si sta parlando di un Artico che si scalda 4 volte più velocemente rispetto agli ultimi anni. Le conseguenze non sono quindi un caso.
Il riscaldamento medio degli ultimi 10 anni è di circa 0,19 gradi. Sembrerà poco, ma in realtà è tantissimo. Infatti, questa media è aumentata tantissimo nell’ultimo decennio, dove si è arrivati a un aumento di 0,73 gradi. Le conseguenze sono facilmente immaginabili.
Questo fenomeno ha anche un nome preciso. Si chiama l’amplificazione artica. Quali sono le cause? Prima di tutto l’azione umana, ma non è la sola. Infatti, è aumentata anche la temperatura degli oceani, che erode ancora di più i ghiacci perenni.
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In più, è stata riscontrata un’inversione della temperatura dell’aria vicino alla superficie terrestre. C’è anche da tenere in conto il trasporto del calore oceanico e dell’umidità atmosferica meridionale verso la terraferma. Questo crea le temperature afose di questi giorni e la siccità.
A quanto si apprende, quindi, i modelli climatici che vedevano più in avanti negli anni fenomeni che, invece, stanno avvenendo oggi, non sono poi così validi come sembravano. Saranno necessari ulteriori studi per capire effettivamente l’amplificazione e le conseguenze del fenomeno, anche se qualcuna la stiamo già vivendo sulla nostra pelle.