Pietre della fame, dopo 500 anni l’incredibile scoperta: il messaggio è inquietante

Pietre della fame, un tremendo monito proveniente dal passato ci avvisa dell’era sfortunata che stiamo vivendo. Le inquetanti incisioni fanno tremare.

Pietre della fame fiume
Fiume Elba (Foto di Alexander Fradellafra da Pixabay)

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Il rinvenimento è avveuto sulle coste di un fiume che attraversa la Repubblica Ceca e la Germania: l’Elba. Si è sentito parlare abbondantemente di siccità come del fenomeno del momento ed in effetti così è. L’Italia assieme ad altre numerosi nazioni europee (e non solo) hanno vissuto scenari inediti come prosciugamenti di fiumi, incendi diffusi e temperature apocalittiche.

Sulle coste di questo fiume è successo qualcosa. Un messaggio lasciato fra il XV e il XIX secolo è riemerso dalle acque quasi a confermare il tempo di sciagura, crisi e guerra che stiamo vivendo.

Pietre della fame: il macabro avvertimento dei tempi antichi

Pietre della fame Elba
Fiume Elba (Foto di Andre Stein da Pixabay)

La siccità dilagante ha fatto sì che il fiume Elba, sito in cui è avvenuta la scoperta, facesse riemergere dalle proprie coste delle pietre incastonate agli argini molto tempo addietro. Sono passati 500 anni da quando queste furono poste in Europa centrale.

La loro funzione era quella di rappresentare un riferimento idrologico in grado di ammonire sull’arrivo di un’imminente carestia. Il loro nome è “pietre della fame“, in inglese “Hunger stone“, e servivano alle generazioni future come promemoria verso periodi di siccità prolungata. Il senso del messaggio inciso, che fra poco riveleremo è: l’acqua sta finendo.

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L’aspetto maggiormente inquientante della questione, che dovrebbe sommarsi a tutti quei fattori catastrofici che dovrebbero spingerci a ripensare politiche economiche e produttive globali, è ciò che è scritto nella pietra, inciso indelebilmente e ora riapparso con raccapricciante puntualità.

L’esempio più noto di queste pietre della fame si trova a Decin, in Repubblica Ceca, e il caso ha voluto che la siccità facesse riemergere proprio la loro profetica incisione. La pietra riporta “Wenn du mich siehst, dann weine”, ovvero, “Se mi vedi, piangi“.

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Queste pietre risalgono alla crisi della fame del 1816-1817 provocata dall’eruzione del vulcano Tambora, ma l’esempio a cui ci riferiamo, il più noto, risale al 1918. A Roma la siccità ha fatto sì che dal Tevere riemergesse il ponte neroniano. Dal fiume Po, in nord-Italia, è riemerso un mezzo cingolato della seconda guerra mondiale.

Nell’Elba, è il momento delle hunger stone, ciò che meno al mondo vorremmo fronteggiare: la consapevolrezza di aver fallito nella salvaguardia dell’ambiente e della nostra specie in nome dello sfruttamento territoriale e della crescita economica. Chissà se ad oggi, nel XXI secolo, la crisi sarà solo di carattere temporaneo, l’incisione promette di no.

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