Sempre più persone optano di installare nel proprio giardino l’erba sintetica. Ma questa è un nemico dell’ambiente. Ecco il motivo
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Molti giardini sono oramai composti da manti erbosi artificiali. Il motivo di questa scelta spesso è dovuta alle assenze di precipitazioni e alle difficoltà di mantenerlo in ordine. E per questo si decide per installare fili d’erba in polietilene. Estetica potrebbe essere la scelta migliore, ma per l’ambiente decisamente no. Ecco il motivo del perché questa andrebbe evitata.
In un recente articolo è stato evidenziato che, nel 2021, il mercato dell’erba sintetica, ha mosso più di 4 miliardi di dollari. Ma non solo perché questo è in costante aumento, soprattutto nel continente asiatico dove si sono verificate oltre un quarto delle vendite. Inoltre non si può non considerare come la pandemia covid abbia contribuito alla crescita. Infatti, a causa del lockdown del 2020, ha portato molti utenti a investire denaro per decorare il proprio giardino.
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A seguito dell’aumento delle vendita dell’erba in polietilene, alcuni scienziati hanno iniziato ad analizzare i pro e i contro dell’utilizzo dei tappeti sintetici in Australia, dove questi sono utilizzati anche nei parchi comunali. Tra i motivi per cui viene utilizzata c’è quello del non utilizzo di acqua. Un falso mito in realtà come spiegato da Sebastian Pfautsch, uno degli autori dello studio, che spiega come i materiali ibridi in realtà necessitino di acqua così da permettere la crescita dei fili d’erba naturali in mezzo a quelli artificiali.
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Non si può poi non considerate il materiali di cui sono composti: il polietilene, ovvero un materiale plastico. Questo, per natura, tende a riscaldarsi molto e in alcuni casi può anche arrivare a 100 °C. Una temperatura che non permette di camminarci con i piedi nudi. Senza poi dimenticare il fatto che può rappresentare un rischio per lo sviluppo di incendi, anche con le temperature ambientali inferiori a 30°C.
Altro dettagli da non trascurare è l’inquinamento derivante dalla plastica dei manti erbosi sintetici. Secondo la European Chemicals Agency (ECHA) in Europa, ogni anno, si disperdono tra le 18.000 e le 72.000 tonnellate di microplastica proveniente proprio dall’erba sintetica. Inoltre le microplastiche sono ingerite da organismi viventi e contaminano l’ambiente con sostanze chimiche pericolose.
Anche la produzione, poi, ha i suoi effetti negativi: se infatti un prato naturale assorbe il CO2, quello artificiale invece l’aumenta nell’atmosfera. Proprio per questa ragione l’ECHA ha avanzato una proposta di limitarne l’utilizzo. Inoltre scegliendo quella naturale ne beneficerà l’ambiente attirando uccelli e api. Senza avere poi il problema di come riciclarlo.