Mandorlo, come coltivarlo in giardino senza troppi intoppi

Il mandorlo è un albero da frutto. La sua famiglia di appartenenza è quella  delle Rosaceae. Le mandorle, di cui apprezziamo particolarmente il gusto tanto nelle ricette dolci quanto in quelle salate, costituiscono il seme dell’abero.

La particolarità del mandorlo risiede nella sua spettacolare fioritura. I fiori, profumatissimi, si dipanando in corolle di colore bianco o rosa. Se ti abbiamo incuriosito, prova a coltivare il mandorlo direttamente a casa tua partendo da una semplice mandorla. Ti diciamo come fare.

Iniziamo col dire che se pensi che coltivare un albero nel tuo giardino sia un’impresa titanica, ti capiamo. Tuttavia siamo anche pronti a farti ricredere. Il mandorlo è un albero originario dell’Asia sud-occidentale ma cresce bene anche al nord delle Isole britanniche.

Questa specie vegetale venne introdotta in Italia dai Fenici, i quali la esportarono dalla Grecia fino alla Sicilia. Dopo questo primo passaggio migratorio, il mandorlo si diffuse facilmente in tutta Europa partendo da Francia e Spagna sino a tutti i paesi del Mediterraneo.

I romani si riferivano a questo albero come al “noce greco“. Ma arriviamo al dunque. Per coltivare il mandorlo ti servirà semplicemente uno dei suoi semi: un mandorla. Munisciti quindi di una mandorla facilmente reperibile in dispensa che non sia né tostata né salata.

Lascia 5 o 6 mandorle in un bicchiere con dell’acqua per ameno 2 giorni. Su un piattino di carta disponi intanto della torba di cocco. Trascorsi i due giorni di ammollo rompi delicatamente la punta delle mandorle sollevando la loro pelliccina esterna, quella marrone.

Disponile a questo punto sulla torba inumidita e ricoprile del tutto. Poni il piattino in un sacchetto di plastica a chiusera ermetica e lascialo in frigo per almeno 2 mesi. Trascorso questo periodo, le mandorle avranno germinato e potrai disporne ciascuna in un vasetto diverso. Ricorda che il mandorlo cresce molto lentamente.