Sostanze tossiche nell’acqua potabile, è successo proprio qui: assurdo

Le sostanze tossiche scaricate dalle industrie avevano compromesso le falde acquifere in zone venete. Finalmente è stato risolto il grave problema: vediamo cosa è successo

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Rubinetto acqua potabile (foto di Henryk Niestroj da Pixabay

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Le sostanze tossiche o contaminanti Pfas sono diffuse pericolosamente a livello globale. Presenti nell’acqua piovana e nella neve delle regioni più remote del Pianeta. Pfas è il nome collettivo di circa 4.500 sostanze con struttura chimica simile caratterizzate da elevata persistenza, vale a dire non si degradano nell’ambiente.

Dette sostanze chimiche eterne si accumulano, depositandosi sul terreno, e nelle falde acquifere. La loro produzione è associata all’industria di impermeabili, ignifughi o antiaderenti. E gli scarichi di questi impianti industriali hanno inquinato le acque potabili di mezzo mondo. In Italia e precisamente in Veneto, l’area interessata si estende tra Vicenza, Verona e Padova.

Sostanze tossiche in Veneto: inaugurata la centrale idrica a Belfiore

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Tubi acqua (foto di Tom da Pixabay)

Ad oggi, in Veneto, risultano inquinati 180 chilometri quadrati di territorio per una popolazione stimata intorno ai 300mila abitanti. Trenta Comuni si sono trovati a far fronte all’inquinamento da Pfas della loro acqua potabile. La svolta pochi giorni fa.

Una nuova centrale idrica è stata inaugurata e messa in funzione a supporto della zona interessata. Fornirà acqua potabile pulita a tutte le utenze coinvolte. Situato a Belfiore l’impianto è costituito da 6 pozzi e diciotto chilometri di acquedotto.

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Finalmente acqua sicura e controllata entrerà nelle case degli abitanti delle province di Padova, Vicenza e Verona. Assenza completa di Pfas e parametri nella norma. Queste le buone notizie in un territorio che da anni si ritrovava senza acqua bevibile, né utilizzabile.

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La contaminazione era a tutti i livelli: delle acque superficiali, delle acque di falda e degli acquedotti pubblici da sostanze perfluoroalchiliche (Pfas). Causate dagli scarichi industriali di un impianto chimico della zona fin dagli anni ’70/80. Con gravi conseguenze per la salute pubblica di tutte le province da almeno 40 anni.

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