Dinosauri, il grande quesito degli studiosi di tutto il mondo: come facevano a riprodursi? Scopriamo subito tutto quello che c’è da sapere
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Da sempre la storia che riguarda l’esistenza dei dinosauri ci ha sempre affascinato. Tuttavia sono ancora moltissime le cose che non sappiamo su queste creature ormai estinte da tantissimi anni. Sin da bambini ci siamo fatti tantissime domande sull’esistenza dei dinosauri, sulle distinzioni tra le varie specie, sulla loro vita sulla terra. D’altra parte, troppe sono ancora le domande a cui nessuno, nemmeno gli scienziati, sono riusciti a dare risposte. Una fra tutte è quella che riguarda la riproduzione dei dinosauri. Come facevano questi animali a riprodursi? Scopriamo quello che fino ad ora è stato scoperto dagli studiosi del settore.
I dinosauri e la loro esistenza sulla Terra come facevano a riprodursi?
Quello che sappiamo sui dinosauri è che la loro estinzione, di massa, sulla Terra, risale a circa 65 milioni di anni fa. Sappiamo che, i dinosauri, appartengono ad un gruppo di sauropsidi diapsidi, comparsi circa 230 milioni di anni fa, probabilmente nella parte che oggi è l’America Meridionale. Sono stati gli animali che hanno dominato durante l’era Mesozoica e contano oltre 9000 specie diversificate. Le notizie che abbiamo su queste creature sono venute alla luce grazie agli studi dei ricercatori sui fossili ritrovati nelle varie parti del mondo.
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Tali ritrovamenti hanno fatto si che si sia potute ricostruire alcune delle abitudini di questi animali che tanto ci incuriosiscono. Sono state stabilite le varie tipologie, anche se risultano essere tantissime e probabilmente nel corso degli anni ne scopriranno sempre di più. Siamo venuti a conoscenza delle abitudini, del periodo he hanno abitato la Terra, sappiamo che probabilmente non tutti erano così docili. Tuttavia, quello che non sappiamo è come si riproducevano questi animali.
Alcune recenti scoperte hanno però permesso di fare delle ipotesi. In primo luogo, con molta probabilità, i maschi erano dotati di pene, cosa che risulta essere tutt’altro che scontata. Le scoperte emerse negli ultimi anni riguardano quindi caratteristiche di queste creature di cui non eravamo a conoscenza. Sono emersi alcuni fossili di uno psitaccosauro, vissuto circa 120 milioni di anni fa, su cui è stato possibile osservare una cavità molto simile a quella presente negli uccelli, negli anfibi e nei rettili che abitano la Terra oggi. In sostanza si tratta di un buco che oltre ad essere utile per espellere urine e feci serve anche per la riproduzione oltre che per depore le uova.
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Questa specie, lo psitaccosauro (il cui nome significa letteralmente significa lucertola pappagallo) è tra le specie su cui si hanno più notizie e su cui sono state fatte più ricerche. sappiamo, infatti, che era erbivoro e che era alto circa 2 metri. Gli studi hanno dunque evidenziato la presenza di questo orifizio, che si trova proprio sotto la coda del dinosauro ed era inoltre caratterizzato da una presenza di melanina molto elevata. Gli studi procedono ininterrottamente parallelamente alla curiosità di tutti di avere quante più informazioni possibili su queste specie che hanno abitato la nostra Terra milioni di anni fa.