Se hai anche tu una pianta di lavanda è bene che tu sappia come potarla. Vediamo allora qual è il modo corretto per farlo.
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Una delle piante più diffuse in Italia è proprio la lavanda. Nota per i suoi fiori viola dal profumo inebriante, questa pianta officinale ricca di benedici per il nostro organismo.
Le sue foglie, infatti, sono ricche si acido ursolico e flavonoidi, delle particolari sostanze capaci di avere effetti calmanti sulla nostra mente, un vero e proprio rimedio per chi è costantemente sotto stress.
Tante persone oggi coltivano la lavando proprio per i suoi effetti benefici. Coltivarla in casa, infatti, non solo è possibile ma anche molto semplice.
E’ chiaro, però, che come per tante altre piante è necessario essere a conoscenza delle sue necessità per poterle garantire le giuste condizioni di salute. Una delle operazioni essenziali da effettuare su questa pianta, ad esempio, è la potatura. Vediamo allora come procedere con la corretta potatura della lavanda.
Come potare la lavanda nel modo corretto
La potatura è un’operazione essenziale per la vita di una pianta poiché si comporta come una vera e propria spinta per stimolare la crescita della pianta. Ogni specie di pianta necessita di un determinato tipo di potatura, motivo per cui oggi vedremo come effettuare nel modo corretto la potatura della lavanda.
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Prima di tutto è bene sapere che la lavanda va potata almeno due volte all’anno. La prima potatura va effettuata alla fine dell’inverno verso fine Febbraio, mentre la seconda potatura andrebbe fatta poco prima che inizino a spuntare i germogli della pianta durante la primavera. In questo modo potremo facilmente stimolare la fioritura della pianta che così farà molta meno fatica a fiorire.
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Per procedere con l’operazione è essenziale munirsi di un paio di cesoie precedentemente sterilizzate, così da non trasferire potenziali malattie alla lavanda. Tagliamo i rami più giovani, procedendo con un taglio di circa 1/3 della pianta. Cerchiamo di dare una forma rotondeggiante alla pianta.