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Orto

Funghi porcini, boom in Italia: dopo la pioggia, quando iniziare a cercarli?

Nonstante la siccità diligante, i violenti e improvvisi temporali di agosto hanno portato alla formazione dei tanto amati funghi in numerose zone d’Italia.

Funghi porcini (Foto di Silvia da Pixabay)

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La siccità ha destato preoccupazioni enormi. Intervallando temperature torride a violenti temporali e raffiche di vento a grande velocità, il clima di questa estate ha comunque garantito un fenomeno molto gradito agli appassionati di funghi: la crescita dei Porcini.

In molte zone d’Italia si sta assistendo alla nascita massiccia di questi organismi. Spieghiamo allora quando è consigliabile muoversi per partire con la raccolta e soprattutto dove trovarne la maggiore concentrazione lungo la penisola.

Funghi Porcini: gli improvvisi temporali estivi ne hanno premiato la crescita

Foresta, fungo (Foto di Егор Камелев da Pixabay)

I funghi sono degli organismi alieni. Lo sono per davvero, non per modo dire. Appartegono ad un regno di viventi a parte, il terzo, contenente circa 3 milioni di specie alcune delle quali ancora di incerta classificazione. Si dividono principalmente in organismi eucarioti, unicellulari e pluricellulari ed oltre a rappresentare materia d’incredibile interesse per biologi e scienziati, sono anche estremamente apprezzati in ambito culinario.

Proprio quest’ultimo aspetto giustifica la corsa al fungo. Purtroppo però non è sempre facile stabilire quando è il periodo migliore per raccogliere i funghi e neppure la geolocalizzazione garantisce precisione. Tuttavia in questo periodo circola la notizia di un vero e proprio boom di Porcini nelle regioni italiane dove si sono verificati maggiori fenomeni a carattere temporalesco.

I terreni improvvisamente reidratati da alluvioni e temporali hanno portato a frutto abbondanti colonie di funghi, in alcune zone numeri così abbondanti non si registravano da anni. Ma vediamo allora dove rintracciare questi preziosi tesori della terra.

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Al primo posto c’è la Calabria che da un paio di mesi registra una crescita pressocché ininterrotta di Porcini. Sulla Sila, altopiano dell’appennino calabro si sono registrate abbondanti nascite di Porcini Rossi, Porcini Estatiti e Porcini neri, estremamente profumati, pregiati e rari, che comunque sono comparsi in quantità minori.

Il clima incerto ha confuso anche il mondo vegetale che difatti ha portato a frutto, sempre in queste zone, il Porcino chiaro autunnale, comparso, oltre che sulla Sila, anche sul Pollino, sull’Aspromonte, sull’Orsomarso e la Catena Costiera. In particolare la crescita è risultata più florida in prossimità dei boschi di faggio ad alta quota.

Tuttavia è bene specificare che ammassarsi nei boschi della Sila non ha senso. I funghi stanno raggiungendo maturità pressocché in tutte le zone della regione. I Porcini Neri delle zone boschive di Quercia e Castagno o miste di tutto il litorale del Tirrenno stanno letteralmente venendo ignorate.

Al secondo posto troviamo la Campania. Al centro-nord le ondate di caldo sono state più morigerate rispetto ad altre zone italiane. Campi Flegrei, Sapri e Cilento sono state interessate da ripetuti temporali. Tutte le zone al confine con la Basilicata sono state “innaffiate” costantemente.

Fra queste rientrano il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Alburni e le zone montane di Taburno-Partenio, Monti Lattari, Bosco Grande e i monti Piacentini. Gli assembramenti di raccoglitori incalliti di funghi si sono concentrati a Roccamonfina e a Matese, nonostante la maggior parte dei Porcini fossero lontani da quelle zone.

I Porcini Neri e quelli Estatini, soprattutto, si trovano addirittura nei piccoli boschi in prossimità dei centri abitati. Bastano pochi assembramenti di Castagni o alberi ed ecco che sicuramente noterete un bel gruppetto di Porcini. Non c’è dunque bisogno di intraprendere pellegrinacci o migrazioni improbabili.