Il polistirolo, nell’accezione tecnica, viene chiamato Polisirene. E’ composto principalmente da carbonio, idrogeno e aria. Lo stirene, suo componente principale, è un derivato del petrolio e presenta degli elementi trasparenti.
In commercio esistono diverse tipologie di polisirene: EPS, Polistirene Espanso Sintetizzato; XPS, Polistirene Espanso Estruso; infine HIPS, il Polistirene Antiurto. E’ un prodotto utilizzato in svariati modi, dall’imballaggio all’isolamento delle case.
Il polistirolo è un composto sintetico di uso comune. Lo troviamo spesso nelle scatole, come protettivo per quei prodotti fragili, come bottiglie, flaconi di vetro e stoviglie. E’ utilizzato anche per produrre bicchieri, piatti e posate monouso, anche se oggi si trovano spesso in materiale biodegradabile.
E’ un prodotto dannoso per l’ambiente e, negli ultimi tempi, si è cercato un modo per riciclarlo o smaltirlo senza inquinare. Alcuni ricercatori dell’Università del Queensland hanno osservato, nel corso di quest’anno, che il verme Zophobas morio, sarebbe in grado di cibarsi del polistirolo senza conseguenze negative per la loro salute. Grazie a degli enzimi, i vermi sono in grado di degradare il polistirene.
In Lombardia, più precisamente in Brianza, è nato un nuovo impianto che è in grado di riciclare il polistirolo rispettando l’ambiente. Il materiale che si viene a creare, ha caratteristiche molto simili al legno e consente il suo utilizzo in molti ambiti dell’edilizia.
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Il progetto nasce dall’unione di due aziende associate CNA Lombardia, cioè Officina Meccanica Gualco e LoadMec. Dalla loro sinergia nasce LOM Group, un marchi che ha come mission lo sviluppo di nuovi progetti che hanno come obiettivo la salvaguardia delle risorse esauribili del pianeta.
Mario Gualco, Presidente regionale di CNA Produzione spiega che il materiale prodotto ha una durata eccezionale ed è riutilizzabile. Inoltre non assorbe umidità, non si degrada e non è aggredibile dagli insetti e dai batteri.
E’ innovativo e, potrebbe, in futuro, sostituire sia gli oggetti costruiti con la plastica, che i mobili in legno. E’ un materiale che non avrà bisogno di manutenzione e che avrà una lunga durata nel tempo. In più è personalizzabile, sia nelle forme che nei colori.
Può essere impiegato per produrre assi simili al parquet, per arredamenti sia da esterno che da interno ed è, inoltre, meno infiammabile del legno. Insomma, potremo arredare la nostra casa con polistirolo riciclato.
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Altra caratteristica positiva dell’impianto Nova Foam, è che trasforma ogni kilogrammo di polistirolo senza produrre scarti, non consuma acqua e non ha emissioni rilevanti. Gli scarti, infatti, vengono riutilizzati durante il processo di riciclo.
Permette, inoltre, di smaltire gli scarti dalle piattaforme di scarico dei rifiuti, che ne accumulano in notevole quantità. L’impianto è in grado di evitare di immettere 3.1 Kilogrammi di CO2 nell’ambiente, durante la lavorazione, ottenendo così una produzione a ciclo virtuoso.