Negli acquari del mondo, anche nei più grandi, non sono presenti gli squali bianchi, come mai? La loro pericolosità questa volta non c’entra.
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Se un ci pensa, negli acquari del mondo, anche in quelli più grandi e ammirati da migliaia di turisti ogni giorno, non sono presenti squali bianchi. È per via della loro forte aggressività che potrebbe spaventare i curiosi? Non esattamente. Nel nostro immaginario, lo squalo bianco è pericoloso, aggressivo e ghiotto di carne umana. Questa leggenda è stata alimentata da libri e film, ma non è del tutto vera.
In realtà, lo squalo bianco non è attratto dall’uomo, e la carne umana non è contemplata nella sua tipica dieta. E allora, come mai questa specie non si trova in nessun acquario del mondo? Nel corso dei decenni, gli scienziati e i biologi hanno provato diverse volte a immettere lo squalo bianco negli acquari per turisti, ma con scarsi risultati. Perché, a un certo punto, si è deciso di non catturarli più?
Perché gli squali bianchi non si possono inserire negli acquari per turisti
Scienziati e biologi sostengono che questo enorme e temuto animale non sia in grado di vivere in cattività. Ogni volta che hanno provato a inserirlo in ambienti diversi dal suo habitat naturale, o lo squalo ha dato segni di sofferenza, attraverso comportamenti strani, oppure è deceduto, non riuscendo ad ambientarsi bene. Come mai, un gigante del mare come lo squalo bianco non riesce a sopravvivere in cattività?
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È stato accertato un fatto stupefacente: questa meravigliosa specie soffre molto la cattività e perciò si lascia morire. Uno squalo bianco, vedendo limitati i proprio spazi, non si nutre più. Ma non solo, perché i biologi marini hanno riscontrato diversi problemi respiratori negli esemplari catturati.
Ciò significa che l’animale deve essere sempre in movimento per respirare correttamente, e spazi limitati lo soffocano. Inoltre, lo squalo è un cacciatore, perciò si nutre solo di prede catturate da sé, non accettando che gli venga posto del cibo. Infine, altro fattore che contribuisce alla morte dell’animale è la concentrazione di sale negli acquari.
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Nonostante i regolari controlli effettuati da esperti, è quasi impossibile replicare la giusta concentrazione di sale marino naturale. Ciò provoca squilibri e condanna la specie. Meglio dunque che questi magnifici animali vivano in libertà negli oceani di tutto il mondo, e non confinati in anguste vasche. Una regola semplice, che andrebbe applicata per qualsiasi essere vivente.