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Orto

Copertura della vigna, ha uno scopo ben preciso: ti diciamo quale

Non è raro vedere le vigne coperte da dei teli. Questi, oltre a proteggere le piante, hanno una funzione ben precisa. Ecco quale

Vigneto (Foto di Jill Wellington da Pixabay)

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Non è raro vedere grandi distese di vigneti ricoperti da teli. Questi vengono installati sia per anticipare la maturazione, ma anche per tutelare i viticoltori dai rischi di possibili danni. Ma esiste anche anche un’altra copertura meno nota, ma dai molteplici benefici. Si tratta delle coltura di copertura ovvero le coltivazioni erbacee tra le file dei vigneti.

I vantaggi della copertura sui vigneti

La copertura dei vigneti (Foto di PIRO da Pixabay)

A mostrare i vantaggi della copertura, note anche come cover crops, è stata l’Università di Adelaide che  ha condotto uno studio focalizzato sulle colture di copertura nei vigneti. Ma soprattutto sul loro contributo evidenziato gli effetti benefici che si ottengono con l’aumento del livello di carbonio organico nel suolo.

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Le cover crops garantiscono tantissimi vantaggi. In primis migliorano la fertilità del suolo. Mitigano poi gli effetti dell’agricoltura sull’ambiente circostante. Rallentano anche i fenomeni di erosione del suolo, aumentano la disponibilità d’acqua, controllano poi i parassiti rallentandone le azioni e aumentano la biodiversità. L’esperimento, iniziato nel 2014, è stato condotto su due vigneti. Il terreno è stato sottoposto a diversi trattamenti: due combinazioni di colture di copertura, un pacciame di paglia e uno di controllo gestito da erbicida. Le campionature sotto le vite sono state prese a 30 centimetri così da poter analizzare la concentrazione di carbonio organico del suolo.

L’Ateneo australiano ha pubblicato lo studio – condotti da uno studente di dottorando Joseph Mark, con il contributo del dottor Thomas Lines, di Chris Penfold e del professor Tim Cavagnaro – e i risultati ottenuti, prima sulla prestigiosa rivista Science of The Total Environment. Dati che poi sono stati ripresi anche dal portale International Wine Challenge a firma di Chris Boiling.

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Dai test condotti è stato notato che dove erano presenti le colture di copertura, direttamente sotto le viti, il carbonio organico (SOC) è risultato essere più alto, nel terreno, del 23 % rispetto ai vigneti sui quali viene utilizzato il classico erbicida. Inoltre l’aumento dei livelli di SOC aiuta la struttura del suola, migliora l’aereazione e rimuove l’anidride carbonica presente nell’atmosfera.

Le parole dello studente

Secondo Joseph Mark: “L‘attività microbica è aumentata di oltre il doppio nei suoli interessanti delle colture di copertura, grazie ad un aumento del carbonio organico disciolto e ci sono prove di carbonio più resistente nei suoli delle cover crops. Questi risultati suggeriscono che la gestione delle colture di copertura sotto le viti, è una potenziale soluzione per aumentare gli stock di SOC all’interno del sistema vigneto. Presi insieme – chiosa lo studente –  i risultati di questo studio indicano che il passaggio dalla nuda terra alle colture di copertura nel sottovigneto, ha il potenziale per trattenere il carbonio nei suoli dei vigneti”.