Mezzi pubblici a 9 euro, una vera occasione. Tutte le specifiche sull’iniziativa che ha già mostrato dei risultati eccezionali
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Incentivare il trasporto pubblico è una delle mission degli stati europei. Spingere i cittadini a lasciare a casa l’auto, spostandosi per andare a lavoro e a scuola, con mezzi pubblici è la strada che si vuole perseguire per dare un’ulteriore mano all’ambiente. Un modo per continuare ad abbassare le emissioni di anidride carbonica e fermare il cambiamento climatico.
In Italia si è partiti da ieri con il Bonus Trasporti, l’incentivo che aiuta i cittadini nelle spese a seguito degli aumenti in corso ma che li incoraggia, allo stesso tempo, a non usare i mezzi privati. Oltre a questo c’è un’altra soluzione che sembra essere molto proficua con un boom di richieste: si tratta dell’abbonamento ai mezzi pubblici ad un prezzo stracciato, soli 9 euro.
Un ticket per spostarsi su mezzi pubblici a soli 9 euro al mese. È questa la mossa messa in atto per favorire lo spostamento dei cittadini che ha avuto un grande risultato. Solo nel mese di agosto ben 52 milioni di abbonamenti.
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Dove? In Germania. È stata la Verband Deutscher Verkehrsunternehmen (VDV), ovvero l’Associazione delle aziende di trasporto tedesche a prendere la decisione. Da poco ha pubblicato i dati di questo esperimento sociale ben riuscito. Gli abbonamenti sono aumentati più della metà nel periodo estivo escludendo nel calcolo i turisti.
Dalle interviste fatte sul campo, circa 6 mila a settimana, l’associazione ha dimostrato come l’iniziativa è piaciuta ai cittadini, molto soddisfatti, e anche ai turisti. Oltre a questo c’è stato modo di analizzare come le abitudini delle persone siano cambiati evolvendo in meglio in favore dell’ambiente.
Circa il 17% dei 52 milioni di abbonamenti fatti rappresenta la cifra delle persone che hanno deciso di scegliere il trasporto pubblico mettendo da parte l’auto o altri mezzi propri. Un intervento davvero ottimo in favore del processo di decarbonizzazione che si sta attuando ed in vista del raggiungimento del traguardo delle emissioni zero entro il 2050.
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Anche in Italia e negli altri stati si potrebbe fare lo stesso? Certo che sì per fare in modo che i cittadini siano invogliati ed invogliati a fare scelte sostenibili ma a costi contenuti.