Il principato di Monaco è l’unica città stato indipendente, insieme a Città del Vaticano, dell’Europa occidentale. A reggenza del regno c’è il monarca Alberto di Monaco.
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Dal 2005 a capo della città-stato indipendente del principato di Monaco c’è il Principe Albert Alexandre Louis Pierre Grimaldi, comunemnte noto come Alberto di Monaco.
Nato dall’unione felice di Grace Kelly e il principe Ranieri III di Monaco, rappresenta l’unico figlio maschio della famiglia (le sorelle sono Stefania e Carolina di Monaco). In particolare il principe si sta facendo notare, dall’ascesa al trono, per la particolare sensibilità mostrata nei riguardi delle tematiche della tutela dell’ambiente e della sostenibilità.
Alberto di Monaco: la nobiltà scende il campo contro il surriscaldamento globale
Alberto di Monaco è asceso al trono del principato nel 2005, il 6 aprile per la precisione. Figlio maschio del principe Ranieri III di Monaco, prima della morte del padre governò per un breve periodo il regno (dal 26 marzo al 6 aprile del 2005) con il titolo di S.A.S. il Principe ereditario del Principato di Monaco e marchese di Baux.
Sin dal primo periodo di reggenza, ciò che ha colpito di più della personalità di sua maestà è stata la spiccata ai tempi dell’ambientalismo e della sostenibilità, tornare in auge ad oggi per ragioni decisamente ovvie. Alberto di Monaco è un monarca, ma non un monarca qualsiasi.
La combo fortunata è quella fra sensibilità e disponibilità di capitale. Forbes ha valutato il patrimonio complessivo del principe approdando alla cifra approssimativa di un miliardo di dollari, come riporta in The World’s Richest Royals. Un patrimonio simile ha subito fatto rientrare il Principe Alberto nell’olimpo dei monarchi più ricchi al mondo e questa è una buona notizia, viste le sue inclinazioni ideologiche.
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Nel 2006, un anno dopo la nomina a sovrano reggente del principato, ha inaugurato la Fondazione Principe Alberto II, non a caso, con lo scopo preciso di, si legge nella home del sito: “lavorare per la protezione dell’ambiente e per la promozione dello sviluppo sostenibile, sia a livello locale che globale.”
Com’è nata questa idea? Il Principe si è ispirato al proprio albero genealogico. Un secolo prima, infatti, il suo trisavolo Alberto I di Monaco, fu il primo, fra i principi monegaschi, a mostrare interesse verso la tematica ambientale schierandosi a sua difesa. Per onorarne le intenzioni e la volontà, Alberto II ha quindi portato in auge questa iniziativa.
Nella fattispecie la Fondazione si serve di una equipe di scienziati in comunicazione attiva con leader politici e stakeholders di rilievo per l’economia del progetto, tutti operanti in sinergia per la protezione di Terra e Oceani. La Fondazione ha ottenuto incoraggianti riconoscimenti e successi soprattutto negli ambiti della protezione delle comunità rurali e della tutela della biodiversità.
Questa organizzazione è particolarmente sensibile al nostro territorio per via della peculiare posizione geografica occupata dalla nostra penisola sulla superficie del Mediterraneo. Il 15 ottobre del 2009 è stata presentata a Roma la filiale italiana della Fondazione da Prinicpe Alberto stesso che, per l’occasione, ha riunito al suo cospetto le più alte cariche istituzionali.
La conformazione geografica della nostra penisola permette la compresenza sul territorio di climi e specie, animali e vegetali, estremamente differenti fra loro. La biodiversità di flora e fauna italiane è elemento di grande importanza per la Fondazione.
La filiale italiana si occuperà del sostegno attivo alle associazioni ambientaliste autoctone assieme alla promozione di un programma di sensibilizzazione pubblica sulle tematiche ambientaliste. Fra queste sono predilette quella della lotta ai cambiamenti climatici, dello sviluppo delle fonti di energia rinnovabile, della salvaguaria della biodiversità territoriale e della lotta a siccità e desertificazione, ovvero della tutela dell’acqua.
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La presidenza della filiale italiana è stata affidata all’imprenditore e designer italiano Marco Colasanti il quale porta avanti la filosofia della sostenibilità adattata ai campi dell’arredamento, del design e dell’architettura. Sul sito della Fondazione sono disponibili, alla sezione news,tutte le iniziative attive sul territorio romano.
A 24 anni il Principe, subito dopo la morte della madre, venne nominato successore alla presidenza della Croce Rossa monegasca. Nell’aprile del 2006, anno dell’inaugurazione della Fondazione, il Principe diresse una spedizione al Polo nord per sensibilizzare e rendere tangibili all’oponione pubblica gli effetti del surriscaldamento globale.
Tre anni dopo, nel 2009, si è recato al Polo sud assieme all’esploratore Mike Horn con il medesimo scopo. Queste due spedizioni fanno del Principe Alberto il primo sovrano al mondo ad aver visitato entrambi i poli terracquei. Speriamo che l’impiego di fondi a sotegno dell’ambiente possa sempre più mostrare gli effetti benefici sperati su una situazione emergenziale di matrice globale.