Camomilla selvatica: scopri come riconoscerla per evitare avvelenamenti o altri problemi. Qui troverai tutto quello che c’è da sapere
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La camomilla è una pianta dai fiori piccoli e delicati. Famosa per le sue proprietà rilassanti, è molto utilizzata anche per i bambini. Quante volte, nella nostra vita, ci sarà capitato di sentirci sovraccarichi o di avere difficoltà a dormire? Una tisana di camomilla prima di andare a letto è, infatti, una delle pratiche più diffuse, non solo nel nostro paese. Anche per i bambini, come dicevamo, risulta essere un prodotto naturale consumatissimo, per calmarli e per farli dormire in modo più sereno. Tuttavia, saper riconoscere la camomilla selvatica, saperla raccogliere ed essiccarla è importante, soprattutto per evitare il pericolo di avvelenamenti. Scopriamo, dunque, tutto quello che c’è da sapere.
Camomilla selvatica: come riconoscerla
La camomilla è una pianta fantastica, dal caratteristico profumo fruttato ed erbaceo dei suoi fiori e dalle proprietà davvero uniche! In natura, esistono diverse varietà di camomilla, tuttavia quelle utilizzate per gli infusi, sono essenzialmente due: la camomilla comune e la camomilla romana. Il fiore è costituito da petali esterni bianchi ed al centro il cuore del fiore è costituito da una sorta di piccolo palloncino dal colore giallo intenso.
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La camomilla selvatica cresce in maniera spontanea nei terreni incolti e nelle zone sassose ed asciutte fino a ben 500 metri di altitudine. La raccolta viene effettuata nel momento in cui la pianta è in piena fioritura ed è, quindi, ricchissima di principi attivi. Il periodo ideale, solitamente, è tra giugno e luglio. Per la raccolta è consigliato scegliere una giornata che sia, appunto, soleggiata ed asciutta. Per raccoglierla in modo più semplice il consiglio è quello di recidere tutta la pianta per poi staccare i fiori in un secondo momento.
Camomilla: come procedere all’essiccazione
Per l’essiccazione è necessario disporre i fiori raccolti su carta assorbente e lasciarla arieggiare in un luogo non assolato e fresco, fino a quando, appunto, i fiori non appariranno secchi. Solitamente occorrono circa 8 giorni. In alternativa è possibile far asciugare (e quindi seccare) i fiori in un forno statico a temperatura molto bassa, circa 50 gradi. La camomilla, ed i suoi preziosi fiori, sono riconoscibili oltre che dall’odore, come abbiamo accennato in precedenza, anche dal fatto che i fiori, dopo la fioritura, sono rivolti verso il basso.
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Questi due “segni” caratteristici, quindi, odore e disposizione dei fiori, sono estremamente importanti. Sono le informazioni essenziali, che bisogna avere sempre a mente, quando si decide di cimentarsi nella raccolta della camomilla. Esistono, infatti, la falsa camomilla e la camomilla bastarda, che non hanno queste caratteristiche ma che potrebbero trarci in inganno perché i fiori sono molto simili, tuttavia queste specie potrebbero essere pericolose per l’uomo in quanto potrebbero essere causa di allergie o avvelenamento.