Zero residui, cosa significa sull’etichetta di un alimento?

“Zero residui”, una definizione che si trova spesso sull’etichetta dei prodotti agricoli, ma cosa significa esattamente?

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Confezione di pesche (Pixabay)

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Tantissime persone confondono la definizione “zero residui”, inciso sulle etichette dei prodotti del supermercato, per “biologico“. In realtà, si tratta di definizioni differenti, che non andrebbero confuse. Il pensiero comune è quello di avere a che fare con prodotti non lavorati con agenti esterni, quindi privi di sostanze chimiche, ma non è così. Cosa deve sapere il consumatore?

In realtà, la scritta “zero residui” non ha nulla a che vedere con il biologico. Significa semplicemente che tutte le sostanze chimiche, dopo la lavorazione per la messa in commercio, non restano sul prodotto. La certificazione del residuo zero, tra l’altro, è volontaria, perciò risponde a regole diverse rispetto a quelle del biologico, che sono standardizzate in tutta Europa.

Leggere correttamente le etichette sui prodotti alimentari

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Frutta al mercato (Pixabay)

Secondo le regole imposte dalla UE, i livelli massimi di principi attivi che sono consentiti, per quanto riguarda prodotti fitosanitari sintetici, corrispondono a valori compresi tra 0,01 e 0,05 milligrammi per ogni chilo di alimento. Naturalmente, un alimento considerato biologico deve seguire regole più ferree e attraversare passaggi più limitanti, proprio per garantire genuinità.

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Un prodotto venduto nei supermercati, comprendente etichetta con su scritto “zero residui”, non significa che non sia stato trattato con pesticidi durante la coltivazione, ma soltanto che quando arriva al bancone non ne contiene più. C’è una bella differenza, quindi, tra prodotto a zero residui e prodotto bio.

La differenza sostanziale, se non è rintracciabile magari sullo stesso prodotto, nel momento in cui si consuma, è comunque rintracciabile nell’ambiente in cui i pesticidi sono stati utilizzati. Prodotti a zero residui hanno un impatto sul territorio, quelli biologico no.

Leggere correttamente le etichette è importante per affrontare una spesa consapevole e per sapere cosa si andrà a consumare in tavola. In tempi di cambiamenti e di svolte green, l’obiettivo della New Green Deal è proprio quello di ridurre della metà l’uso di agro-farmaci nel giro di pochi anni. Il residuo zero, dunque, è un primo passo verso il biologico.

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È praticamente impossibile commerciare solo prodotti bio nel breve futuro, non si hanno le risorse, né i territori disponibili per soddisfare il fabbisogno di tutti, perciò la strada del residuo zero, anche se più lenta e meno sorvegliata, porta comunque a un netto miglioramento nel commercio alimentare.

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