Quella delle orecchie di elefante è una delle piante ornamentali maggiormente richieste per creare spazi verdi negli appartamenti, grazie anche alla sua media facilità di coltivazione.
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Nota più propriamente come Alocasia, questo esemplare vegetale presenta delle foglie molto grandi che, appunto, ricordano le orecchie dei pachidermi. Ma quali sono le origini di questa pianta, come si coltiva e come si cura nel tempo?
Per quanto oggi le orecchie di elefante siano oggi diffuse in tutto il mondo, non si deve dimenticare che la pianta ha origini in climi tropicali e sub-tropicali. Per questa ragione, prima di procedere con la coltivazione è utile chiedere un parere al propri fornitore di prodotti di botanica di fiducia. Questo è necessario per valutare la compatibilità della pianta con il clima tipico del proprio luogo di residenza.
Come coltivare la pianta Orecchie di Elefante
Con il termine orecchie di elefante si indica generalmente l’Alocasia, un genere di piante appartenente alla famiglia delle Araceae.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —-> Piante portafortuna: non fartele mancare in casa, emanano positività
Oggi sono conosciute più di 90 specie diverse di Alocasia, tutte accumunate da una medesima origine: le foreste tropicali e sub-tropicali di Asia, Sudest Asiatico e Australia.
Come già accennato, esistono oggi diverse specie di Alocasia, tutte accumunate da caratteristiche simili. La pianta si caratterizza infatti per delle radici rizomatose, dalle quali spuntano molteplici fusti, che possono arrivare anche ai due metri d’altezza.
L’elemento identificativo del vegetale è però lo sviluppo di enormi foglie, anche large decine di centimetri, che rendono l’Alocasia una delle scelte ornamentali più appariscenti.
POTREBBE INTERESSARTI ANCHE —-> Piante al gelo, tutti i trucchi per prepararle alla stagione fredda
In modo simile alle altre piante diffuse negli appartamenti, anche l’Alocasia può migliorare la qualità dell’aria degli ambienti interni, assorbendo elementi inquinanti dovuti allo smog oppure sostanze emesse da vernici ed elettrodomestici presenti all’interno della casa. È anche per questo motivo che è diventata sempre più popolare in tutto il mondo. Ma da dove deriva il nome popolare “orecchie di elefante”? La spiegazione è assurda ma decisamente semplice, per non dire immediata: le grandi dimensioni che possono raggiungere le foglie, in aggiunta alla loro forma leggermente a cuore, ricordano proprio le grandi orecchie dei pachidermi africani.