Riscaldamento: da oggi obbligatoria la temperatura impostata a 19 gradi. Ecco cosa succederà se non lo fai.
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Il riscaldamento globale è un problema serio che affligge il nostro pianeta ormai da decenni, andando a peggiorare sempre più la situazione climatica di anno in anno.
Il cambiamento climatico sta portando a conseguenze ben visibili che stiamo tutti testando sulla nostra pelle. Un esempio è la siccità che stiamo sperimentando in questi ultimi 3 mesi, mentre in altre parti del mondo tempeste ed alluvioni stanno letteralmente buttando giù interi paesi, facendo vittime su vittime.
Urge quindi trovare una soluzione per limitare i danni. Per farlo è necessario agire direttamente sulla causa, ovvero ciò che crea l’innalzamento delle temperature.
Sicuramente a contribuire a queste folli temperature sono i condizionatori e gli impianti di riscaldamento. Proprio per questo motivo il governo ha preso la decisione di imporre un obbligo di temperatura massima di 19 gradi sui caloriferi. Ma cosa succederebbe se non lo si rispettasse? Scopriamolo insieme.
Obbligo di termosifoni impostati a 19 gradi: i rischi per chi non lo rispetta
Il governo sembra aver trovato una soluzione per poter quanto meno arginare il problema del riscaldamento globale. Si tratta solo di una mossa che potrebbe segnare l’inizio della strada corretta da intraprendere per salvare l’ambiente.
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Con l’obiettivo di affrontare una stagione invernale nel rispetto dell’ambiente e all’insegna di un maggiore risparmio economico, il ministro Cingolani ha realizzato un piano ad hoc.
Questo piano non ancora approvato dal governo Draghi ha come punto cardine l’abbassamento della temperatura dei termosifoni. L’obbligo prevede, dunque, che i termosifoni debbano essere impostati ad una temperatura massima di 19 gradi durante l’autunno e l’inverno.
Ma se qualcuno non rispettasse l’obbligo in questione cosa succederebbe? Quel che è certo è che ci saranno dei controlli sia negli edifici pubblici che in quelli privati. Ovviamente per il momento ci si concentrerà solo sui sistemi di riscaldamento centralizzato, essendo l’unico tipo di riscaldamento effettivamente controllabile.
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Per ora non ci sono provvedimenti per chi non rispetterà le regole. Tuttavia, il decreto è ancora solo in fase di stesura, ma è probabile che più avanti si abbiano maggiori notizie sulle sanzioni.