Acqua potabile prodotta grazie ai raggi solari. E’ l’incredibile innovazione tecnologica che sembra poter cambiare il mondo: vediamo di cosa si tratta
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Acqua potabile prodotta grazie alla luce solare sembra fantascienza e invece è realtà. Il prototipo promette strabilianti performance per la produzione del bene più prezioso: l’acqua potabile. L’oro blu, come viene definito, è stato l’argomento del giorno in questo periodo di straordinaria difficoltà.
Parlare di ricavare l’acqua potabile dal sole, dopo mesi di siccità e caldo infernale, è davvero suggestivo e quanto mai confortante. La tecnologia fa passi da gigante in tutti i settori, ma la possibilità di arrivare a produrre l’acqua potabile è davvero la nuova frontiera del futuro e il nome scelto Source (fonte) è decisamente azzeccato ed evocativo.
Acqua potabile e sole. Questo il binomio alla base dell’idea sviluppata dalla start-up statunitense Zero-Mass-Water. Tutto è partito dall’università dell’Arizona ed ora arriva sul mercato. Già testato in diverse parti del mondo Source è una realtà molto promettente per la risoluzione dei problemi legati alla siccità.
Il principio sfruttato dall’idropannello è quello di catturare il vapore acqueo presente nell’aria e trasformarlo in stato liquido. Non più solo produzione di energia elettrica ma anche di acqua per giunta potabile. La capacità di ciascun pannello è enorme, 10 litri di acqua assorbiti al giorno per un ricavo che va dai 2 ai 5 litri.
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Il sistema creato prevede il modulo fotovoltaico standard abbinato a due idropannelli. Ogni idropannello ha la sua funzione specifica. Infatti mentre uno produce energia elettrica l’altro assorbe l’umidità presente nell’aria. Una batteria di accumulo immagazzina una parte dell’energia solare mentre quella restante serve per attivare un ciclo di condensazione ed evaporazione dell’acqua.
L’acqua viene poi sterilizzata per essere ripulita dalle sostanze inquinanti e portata allo stato liquido. Il successivo passaggio addolcisce l’acqua ricavata per renderla potabile attraverso più strati di minerali. L’acqua defluisce all’interno di un serbatoio che può tranquillamente essere collegato direttamente ai rubinetti domestici.
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La tecnologia innovativa è l’Igroscopia che sfrutta la creazione di un materiale capace di catturare passivamente l’umidità presente nell’atmosfera. E il suo funzionamento non è compromesso nelle zone più aride del mondo, dove è stato testato con brillanti risultati, a cominciare proprio dall’Arizona dove si arriva ad avere solo il 5% di umidità estiva.
Ottime notizie dunque per tutti quei paesi ed aree del mondo che combattono ogni giorno con la scarsità di risorse idriche. Source può rappresentare un valido passo in avanti verso la risoluzione del problema relativo all’approvvigionamento idrico nei territori più aridi del pianeta.