Si chiama Thalassotitan atrox ed è tra i predatori maggiormente temuti. Tale specie che terrorizzava i mari è stato ritrovato. Cosa dobbiamo aspettarci?
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La Natura è ricca di fascino e mistero, numerose sono le specie che vi abitano anche se conoscerle tutte è veramente difficile se non impossibile. Si dice sempre che il nostro pianeta sia particolarmente variegato e sono tantissimi gli animali che non conosciamo per i disparati motivi ed uno di questi concerne il pericolo di estinzione che è diventato concreto per alcune di loro.
Ma la scienza non dorme mai e trova sempre il modo per scovare qualcosa di utile per ricordarci di loro e consentire agli scienziati di poter studiare e fornirci tassello dopo tassello, atto a giustificare il mondo che ci circonda. Di recente una scoperta ha fatto sobbalzare dalla sedia tutti, studiosi e non… il motivo di cotanto interesse è molto curioso.
Thalassotitan atrox, è stato ritrovato: il predatore dei mari
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Una scoperta avvenuta proprio di recente ha fatto impazzire l’intera comunità scientifica. Un ritrovamento importante che non si poteva minimamente immaginare e che ha come protagonista il Thalassotitan atrox, un nome suggestivo e che ci fa pensare bene ad uno dei principali predatori dei mari. Il luogo della scoperta si trova in Marocco e precisamente nel bacino di Oulad Abdoun, a Khouribga.
E’ stato infatti il dottor Nick Longrich, paleontologo dell’Università di Bath ad aver fatto questa incredibile scoperta, facendo riemergere dagli scavi qualcosa di incredibile. I resti infatti potranno essere analizzati e sarà possibile saperne di piu’ su questa specie che si dice terrorizzava i mari prima delle orche assassine o degli squali bianchi. Il Thalassotitan atrox n0n era un mesosauro qualunque, tanto che presenta fattezze fisiche diverse: se da un lato la maggior parte di questa specie si presenta con mascelle lunghe o denti sottili, utili per procacciarsi il cibo, il mesosauro rinvenuto aveva un muso corto e largo, denti massicci che ricordano quelli dell’orca e che consentivano di afferrare prede anche abbastanza grandi.
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A tal proposito, uno studio è stato condotto proprio sulla dentatura: rotti, usurati e scheggiati, caratteristiche che fanno pensare come l’alimentazione di questa specie fosse a base di altri rettili. Il Thalassotitan atrox faceva le sue prede a pezzi, macinando pure le ossa. Ecco perché ha assunto nel tempo l’appellativo di terrore dei mari.