Il ciclamino è una pianta autunnale che, se ben curata, può continuare a regalarci i suoi coloratissimi fiori fino alla primavera, anche per svariati anni consecutivi.
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Tra le piante erbacee perenni, è una delle più apprezzate per i vivaci colori dei suoi fiori, dall’intenso profumo. La coltivazione dei ciclamini, inoltre, non richiede cure eccessive.
Esiste in tantissime dimensioni e colori. Acquistate piante con foglie e fiori eretti e turgidi, senza scoloriture o ingiallimenti, ragnatele o macchie biancastre. Il terriccio deve essere appena inumidito, mai secco né fradicio. Scostando le foglie, al centro sopra il tubero, devono esserci moltissimi bocciolini freschi.
Ciclamino: per una fioritura che dura tutto l’anno annaffialo così
Tutti i ciclamini, che siano quelli spontanei italiani o quelli coltivati, devono SEMPRE vivere all’aperto. Unicamente il ciclamino dei fiorai va riparato solo se la temperatura scende a 0 °C o al di sotto: spostate i vasi fra i doppi vetri o in casa in una stanza fresca, oppure stendete un doppio-triplo telo di tessuto non tessuto. Appena il gelo passa, riportate i vasi fuori o togliete i teli.
Evitate l’esposizione ai raggi solari in settembre-ottobre e in marzo-aprile per il ciclamino dei fiorai, e da aprile a settembre per i ciclamini spontanei che vivono in giardino.
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Non esitate a strappare foglie e fiori non appena iniziano ad appassire: se tarderete a farlo, potrebbero marcire danneggiando il resto della pianta, se non addirittura diventare preda di muffa grigia.
Il terriccio deve essere sempre umido, ma bisogna evitare sia i ristagni d’acqua che potrebbero far marcire il tubero, sia le vaporizzazioni in quanto potrebbero macchiare i petali dei fiori. Non versate l’acqua al centro della pianta perché potrebbe rimanere sugli organi della pianta stessa originando muffe dannose.
Ogni due o tre settimane è bene concimare con un fertilizzante per piante fiorite, somministrato insieme all’acqua di annaffiatura.
Togliete regolarmente i fiori appassiti, prima che sfornino il seme, recidendo il gambo alla base, vicino al tubero..
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Con l’arrivo della primavera i ciclamini dei fiorai rallentano l’attività vegetativa, fino ad arrestarla completamente in estate. Non spaventatevi, quindi, se le foglie diventano secche: in autunno si rinnoveranno. Strappatele e portate il vaso in un locale buio e fresco, dando un po’ d’acqua una volta al mese. In settembre riportate il vaso alla luce e all’aria, riprendendo a innaffiare e a concimare: il tubero rifiorirà in febbraio, o anche prima.