Avete mai sentito parlare della luna piena del raccolto? Si tratta di un momento unico ed arriverà tra pochi giorni. Ecco tutte le curiosità
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L’estate sta quasi per volgere al termine. Il 21 settembre come ogni anno saluteremo la stagione calda e accoglieremo quella autunnale che segna, almeno ufficialmente, la fine di uno dei momenti più belli e attesi dell’anno.
Con l’inizio dell’autunno tutto comincia a cambiare, dalle temperature, alle abitudini. Sapete che c’è la luna che ci ricorda che l’estate sta volgendo al termine? Si tratta della luna piena del raccolto che quest’anno cade il 10 settembre. Ma di cosa si tratta e perché si chiama così? Vi sveliamo una curiosità che va avanti da millenni.
Luna piena del raccolto, perché si chiama così?
La Luna piena del raccolto, a settembre, è una tradizione che affonda le radici molto lontano. Un’usanza antica, quasi magica, ma che ancora oggi viene portata avanti. Non si tratta altro che della descrizione di una delle fasi del satellite della terra, il plenilunio, l’ultimo dell’estate, che quest’anno arriverà alle 11.59 del 10 settembre.
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Un momento difficile da osservare perché in pieno giorno ma subito dopo il tramonto, la “magia” sarà visibile a tutti se le condizioni meteo saranno favorevoli. La luna si mostrerà nella sua totale pienezza, come una palla luminosa che rischiara il cielo di notte.
Sarà l’ultima volta nel cuore dell’estate che durerà all’incirca per due giorni. Ma perché viene chiamata luna piena del raccolto? È una tradizione che deriva dai nativi d’America che usavano dare ad ogni luna piena un appellativo particolare.
L’ultimo plenilunio dell’estate è chiamato del raccolto (Harvest Moon) perché è il più vicino temporalmente all’equinozio d’autunno. Ci sono alcuni casi, però, in cui l’ultima luna piena d’estate cambia nome, ovvero Luna piena del mais (Corn Moon), in quanto il plenilunio di ottobre è il più vicino all’equinozio ed è quello che prende eccezionalmente il nome di Luna piena del raccolto. L’ultima volta è successo nel 2020.
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La Luna piena del raccolto, inoltre, si distingue per sorgere, più o meno sempre alla stessa ora, quando cioè il sole tramonta. È anche per questo che molte tribù approfittavano della luce della luna per continuare a lavorare nei campi a lungo, fino a quando non era buio, nel momento di fine estate, e dunque del raccolto, per evitare che le coltivazioni fossero sorprese dal freddo.