Giardino dei tarocchi, impossibile non visitarlo almeno una volta nella vita

Il Giardino dei tarocchi sorge al confine tra il Lazio e la Toscana. Un luogo magico da visitare almeno una volta nella vita

giardino dei tarocchi dove si trova
Il giardino dei tarocchi (Foto Instagram)

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Sparsi in tutta Italia ci sono dei luoghi magici da visitare. Luoghi dove tutto quello che è costruito sembra essere uscito e detto dal mistero. Posti che tutti, almeno una volta nella loro vita, devono visitare e perdersi nei tantissimi colori e nelle tante opere. Tra questi il Giardino dei tarocchi.

Il Giardino dei tarocchi, luogo magico ed esoterico

chi ha progettato il Giardino dei tarocchi
Il Giardino dei tarocchi (Foto Instagram)

Il Giardino dei tarocchi sorge a Garavicchio, in Toscana, a pochi chilometri da Capalbio. Ovvero al confine tra la Toscana e il Lazio. Il luogo è stato, per 17 anni, il laboratorio di idee di Niki de Saint Phalle insieme al marito Hean Tinguely. I due, insieme a un equipe di artisti d’arte contemporanea, hanno creato delle bellissime statue ispirate agli arcani maggiori dei tarocchi.

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Al loro interno del parco sono state costruite ben 22 figure che rappresentano le carte e la loro presenza ha denominato come Giardino dei Tarocchi. Queste opere, enormi strutture in acciaio alte dai 12 ai 15 metri, sono rivestite da vetri colorati, specchi e ceramiche incastonate tra di loro come se fosse un grande mosaico. Il tutto, dettaglio da non sottovalutare, immerso nella bellissima Maremma. A ispirare gli artisti a utilizzare i colori vivaci e intensi, oltre a Gaudì altri grandi artisti come Matisse, Picasso, Kandinskij e Klee dei quali si possono rivedere le forme.

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I colori predominanti sono il rosso, il blu cobalto, il celeste e il verde smeraldo che accompagnano il visitatori tra i vari vialetti, giardini, fontane e iscrizioni. La più nota? “L’immaginario è la mia felicità. L’immaginario esiste. Una frase che spiega tutto quello che di magico e misterioso ed esoterico si può trovare all’interno del Giardino dei tarocchi. Non a caso questo enunciato è stato pronunciato dalla visionaria artista che ha dato vito a questo non luogo: Niki de Saint Phalle.