I bombi sono in pericolo, diminuiscono sempre più velocemente, e la situazione per il pianeta non promette nulla di buono.
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Il bombo, uno degli insetti impollinatori, sta sparendo dalla Terra. La situazione è grave, e il bombo sta facendo la stessa fine delle api da miele. Secondo le ricerche più recenti e i dati forniti dalla FAO, circa il 35% della specie è in pericolo di estinzione. La causa? Come prevedibile, i responsabili sono i pesticidi utilizzati in agricoltura e la distruzione del territorio.
La perdita di questi preziosi animali mette in allarme, poiché la loro funzione è davvero essenziale per il ciclo della natura. È tramite l’impollinazione che fiori e piante riescono a donare frutti. Se gli insetti impollinatori sono in diminuzione, questo è un grosso problema, perché significa condannare territori e uccidere le piante, con gravi ricadute sul nostro stile di vita. Ma qual è la situazione?
Il rapporto tra bombi e piante, la situazione drammatica
Pesticidi e surriscaldamento globale stanno condannando tutti i gli insetti impollinatori. Le api sono in crisi demografica da anni, e i bombi, appartenenti alla stessa famiglia delle api, fanno parte di questa categoria. Quando parliamo di api, ci vengono subito in mente quelle mellifere, le api più popolari che producono miele, ma in realtà, di api ne esistono migliaia di specie, tra cui il bombo, appunto.
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L’agricoltura incontrollata è il principale nemico degli impollinatori, poiché non solo fa ampio utilizzo di pesticidi, ma soprattutto sottrae terreno alla natura, distruggendo così l’habitat di questi insetti. Sottraendo l’habitat, questi animaletti non sanno più dove andare, dove nidificare e dove mangiare. Un danno non da poco e che non andrebbe sottovalutato.
Come difendere i bombi dall’estinzione
E pensare che i bombi, e così tutti gli altri insetti, necessitano di poco, basta un piccolo angolo di verde ricolmo di fiori dove potersi insediare. Ma qual è il loro rapporto con le piante? Grazie all’impollinazione, le piante si riproducono, riuscendo a generare fiori e frutta. Se non fossero impollinate, le stesse piante si seccherebbero e morirebbero nel giro di breve tempo.
Se scomparissero tutti questi insetti, in tavola noi non avremmo più frutta e verdura, sarebbe una grave perdita anche per noi, e i nostri stili di vita e di alimentazione cambierebbero drasticamente. Il pianeta affronterebbe una situazione molto delicata. Anche i bombi, quindi, testimoniano i cambiamenti in atto, sia dal punto di vista climatico che antropico.
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La scomparsa di aree naturali mette in pericolo tutti quanti, mette a repentaglio la sopravvivenza stessa del mondo. I ricercatori di tutta Europa stanno studiando un modo per difendere gli impollinatori anche in zone fortemente urbanizzate. Parchi, giardini, terrazze piene di fiori, possono ospitare questi insetti e farli stare bene quanto in campagna, dove campi di mais o di grano rendono inospitale il territorio. Occorre concepire le città anche in relazione all’accoglienza degli insetti.