Lewis Miller utilizza le pareti della città come tela per le proprie creazioni. La grande mela è diventato il campo prediletto di questo artista per i suoi Flower flashes “lampi di fiori”.
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Il motivo per cui questo artista viene paragonato a Banksy sta nel fatto che, come l’artista newyorkese, Lewis Miller si dedica alla decorazione degli ambienti urbani. Banksy utilizza i graffiti, Miller, i fiori.
Cerchiamo di capire come l’artista organizza le proprie opere e l’effetto che sortiscono sui cittadini della città. Pare che Lewis Miller agisca di notte, ma approfondiamo.
La novità consiste in lampi di fiori, “flower flashes”, con cui l’artista adorna le strade della grande mela realizzando delle composizioni davvero surreali e degne di nota. La città risulta un trionfo di profumi e colori grazie a questo designer califiorniano, Lewis Miller, che di giorno organizza composizioni floreali per eventi privati, e di notte trascina la propria passione fino alle prime luci dell’alba.
E’ proprio di notte che infatti Miller esprime la parte più creativa del suo lavoro. Alla stregua del più famoso street-artist del mondo, Banksy, il designer californiamo lascia alle prime luci della città delle installazioni teporanee che, letterlamente, sembrano sbucare dal nulla come funghi.
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L’idea innovativa nasce da quando Miller per la prima volta posizionò 2000 fiori davanti al Memorial di Jhon Lennon, a Central Park, suscitando meraviglia nei passanti delle strade. Le fotografie scattate alle varie composizioni furono moltissime, così, Lewis ha deciso di sfruttare questa propria capacità per veicolare un messaggio.
“Volevo mandare un segnale chiaro a questa città e distoglierla dal suo caos” ha dichiarato. E ancora: “Vedere la gente fermarsi ed emozionarsi mi ha fatto capire che avevo centrato in pieno l’obiettivo”. Una volta al mese l’artista riempie il proprio furgone con le opere realizzate e le posiziona in posti ben visibili della città, regalando un risveglio davvero prezioso ai cittadini americani.
L’aspetto davvero lodevole celato dietro l’opera sta nel fatto che questi fiori sarebbero destinati alla pattumiera. I fiori provengono infatti da grandi eventi privati decorati direttamente dal designer e anzichè andare perduti a cerimonia conclusa, ecco che Miller li riutilizza per donare alla città bellezza.
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Questi imponenti e variopinti bouquet sbucano proprio in quei posti della città poco valorizzati o ingrigiti dalle tonalità tipiche delle grandi e monotone metropoli. “E’ questo il mio messaggio d’amore per New York”, dichiara l’artista, che si mostra davvero innamorato della grande mela.
Il senso dei flower flashes è quello di riuscire ad emozionare le persone. E’ capitato spesso al designer di assistere a scene commoventi di persone realmente toccate dai messaggi scritti lasciati trasparire fra i fiori o per terra grazie a cartelli o stencil. Qualche passante ha chiesto all’artista di poter portare qualche fiore ad un proprio caro, “la gente ha bisogno di emozionarsi”.