Bollette non pagate, cosa potrebbe succedere, quali sono i rischi di una insolvenza? In arrivo un periodo critico per luce e gas.
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Il periodo peggiore deve ancora arrivare, ma ci siamo quasi. Dal prossimo autunno, tutta l’Europa dovrà vedersela con le tariffe aggiornate di luce e gas, con prezzi al consumo arrivati alle stelle e che non accennano a diminuire. Con l’arrivo del freddo arrivano anche le rogne sul riscaldamento, con un incremento esponenziale delle tasse.
Le difficoltà economiche si accentuano e numerose famiglie non saranno in grado di far fronte agli aumenti delle bollette. Cosa succede se non si dovessero pagare luce e gas? In molti si pongono questa domanda, più che lecita. Tra qualche tempo, il problema sarà quello di stare al freddo per non pagare le tasse, o riscaldare casa ma morire di fame.
Qual è la situazione in caso di bollette non pagate e di insolvenza
L’attuale situazione internazionale e lo scenario per l’imminente autunno non sono positivi. Tutti i Paesi europei si stanno organizzando per far fronte ai rincari e al reperimento delle materie prime. La fornitura del gas proveniente dalla Russia è fondamentale per l’intero continente, e Mosca sta ricattando tutti quanti troncando le forniture per contrastare le sanzioni imposte negli ultimi mesi.
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Il tutto si abbatte sulle spalle delle famiglie, già provate da una situazione economica disastrata per molteplici fattori, dalla crisi del lavoro alla pandemia. L’intera comunità è in difficoltà, ma la situazione non è semplice da gestire e si ripercuote sulla quotidianità de cittadini. Cosa succede se non si dovessero pagare le bollette?
Prima di tutto, i fornitori potrebbero intervenire con il distacco, cessando appunto la fornitura se non si effettua il pagamento entro un tempo limite. Tuttavia, per quanto riguarda l’acqua, anche i morosi hanno possibilità di usufruire di 50 litri al giorno in modo gratuito.
Quando si è insolventi, i fornitori inviano un sollecito di pagamento insieme alla bolletta successiva. Se non si paga di nuovo, la società invia un nuovo avviso, questa volta non un sollecito ma una diffida. Significa che entro 15 giorni bisogna saldare il debito, altrimenti il contratto viene sospeso. Per il termine definitivo del servizio, i passaggi sono differenti.
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Per quanto riguarda la luce, questa viene ridotta del 15%, quindi in casa si avrà meno energia. Dopo qualche giorno, la luce viene staccata e il contratto rescisso. Per riavere l’elettricità, bisognerà stipulare un nuovo contratto. Per il gas, invece, la situazione è più rapida. Una volta ricevuta la diffida, la fornitura viene subito depotenziata, fino alla sospensione dopo un tempo determinato.
