Oggi parliamo di una novità stupefacente. Esiste una pietra che ti permetterà di cucinare facendo a meno del gas. Affrettati e assicurati enormi risparmi.
La pietra di cui parliamo oggi è provvidenziale sotto almeno due aspetti: risparmio e consumi. Raggiunge facilmente elevate temperature consentento di cucinare pietanze senza ricorrere al gas, quindi al dispendio economico e all’inquinamento da consumo.
Se le cifre in bolletta ti stanno mettendo a dura prova sei nel posto giusto. Scopriamo insieme questa pietra che promette miracoli.
Pietra magica: si chiama zeolite e arriva facilmente a 100 C° senza l’ausilio del gas
Il suo nome è zeolite e mostra di essere una pefetta alleata in tempi come questi, interessati, cioè, da un caro prezzo sull’energia di portata storica. Accendere il gas, tenere i fornelli accesi oppure il forno sono tutte attività che prima compivamo con discreta nonchalance, oggi, non è più così.
L’attenzione da riporre all’inquinamento ambientale è di primario interesse, assieme a questo fattore c’è da tenere a mente che l’inflazione galoppante che sta interessando gran parte d’Europa non risparmia di certo le economie individuali, anzi. Le bollette sono diventate foriere di sciagure e crisi al punto che chiunque si accorgerebbe che qualcosa non sta andando proprio nel verso giusto.
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Ma veniamo a noi. Nel 2017 uno chef italiano, veneto per la precisione, ha incuriosito il pubblico cucinando i suoi prelibati manicaretti servendosi della zeolite. Lo chef in questione è Caratossidis, ed ha fondato un’associazione di chef tutti accomunati dalla predilezione della zeolite nella pratica di cottura. L’associazione, non poteva essere diversamente, prende il nome di Zeocooking.
Ma cos’è questa Zeolite? Partiamo dalle basi. La zeolite è un minerale che ha raggiunto fama mondiale grazie al Giappone. Questo minerale venne impiegato per decontaminare le zone colpite dalle radiazioni nucleari di Fukushima per la sua capacità di assorbire scorie radioattive.
Già da sola questa vicenda rende la zeolite più che un semplice minerale. Viene utilizzata nel settore industriale per la produzione di detergenti e prodotti per la pulizia, in ambito medico per la fabbricazione di garze anticoagulanti e molto altro. Prima dello chef di cui sopra, nessuno aveva provato ad utilizzare la zeolite per cucinare.
Le proprietà surriscaldanti di questa pietra sono note dal 1700. Il chimico svedese Axel Fredrik Cronstedt si accorse che a contatto con l’acqua fredda, la zeolite raggiungeva temperature oltre i 100 C° in poche manciate di secondi. Ma una volta utilizzata, che se ne fa?
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La zeolite è riutilizzabile ogni giorno per 30 volte fino a 300 anni. La reazione coinvolta nel fenomeno, nonostante le apparenze, non è, però, chimica, ma fisica. Il primo esperimento di cottura con zeolite risale al 2016 quando Caratossidis provò a cuocere un uovo di quaglia con una manciata di sassolini.
La cucina senza fornelli è da allora la sua originale specializzazione. Nel corso degli anni ha messo a punto un sistema di cottura che si serve di zeoliti rotonde dal diametro di 5 mm ciascuna. Messe l’una di fianco all’altra sono capaci di creare un sistema isolato in grado di cuocere diverse pietanze senza l’ausilio di gas. Questa potrebbe rappresentare una svolta per il futuro dell’umanità.