Foca monaca: finalmente è tornata nel suo habitat, mancava da due anni. Ecco dove sono stati realizzati gli avvistamenti
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I cambiamenti climatici sono letali, questo è un dato ormai assodato. I danni già compiuti dall’aumento della temperatura sulla terra sono moltio evidenti. Gli habitat cambiano e così le specie animali e vegetali sono costrette ad adattarsi.
Molte si modificano, alcune specie si spostano, altre nel più tragico dei casi spariscono fino a far parlare di estinzione. Ogni tanto però arrivano anche delle belle notizie. È il caso della foca monaca che è stata avvistata nel nostro Paese dopo due anni, proprio lì dove non si vedeva da tempo.
La foca monaca è tornata in uno dei suoi habitat naturali dopo ben due anni. Una vera conquista per gli studiosi che sono tornati ad osservarla e per gli abitanti del posto. Si tratta dell’isola di Capraia. Proprio qui è stata avvistata dalle telecamere a infrarossi installate dall’Ente Parco Nazionale Arcipelago Toscano in collaborazione con l’Ispra per monitorare l’Isola, tra le acque e nelle grotte, le zone predilette dalle foche diventate una rarità negli ultimi tempi.
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Gli studiosi hanno potuto ammirare delle bellissime immagini: un esemplare di foca che si è fatto vedere prima tra le acque e poi sulle rocce di una grotta. Qui ha trascorso la notte per poi tuffarsi ancora in mare il mattino seguente.
Un evento di questo tipo nella zona protetta non si verificava da circa due anni. L’ultima volta, infatti, che era stato avvistato sull’isola un esemplare di foca monaca risale al 2020. Purtroppo nel corso del tempo, in seguito alla sempre più profonda antropizzazione dell’isola, le foche hanno scelto altri luoghi nei quali dimorare facendosi vedere, a partire dagli anni Cinquanta, sempre più di rado.
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La foca monaca oggi è stata inserita nella lista degli animali a rischio e secondo il Parco Toscano è il più raro mammifero marino in Europa. Gli avvistamenti, non solo a Capraia ma anche in Sicilia ed in Sardegna, sono diventati eccezionali e proprio per questo le telecamere a infrarossi hanno il compito di captare il loro passaggio senza disturbarle. Tra l’Atlantico ed il Mediterraneo se ne conterebbero, secondo i dati, solo 700 esemplari.