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Orto

Giuggiole, in molti le hanno dimenticate ma dovrebbero essere mangiate più spesso

Settembre è il mese in cui le giuggiole maturano, non molti le consumano ed è un vero peccato: queste sono le notevoli proprietà nutrienti.

Piatto di giuggiole mature (Pixabay)

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Con l’inizio dell’autunno le giuggiole raggiungono la maturazione. La loro polpa, dal colore bianco, comincia ad assumere un gustoso sapore dal retrogusto dolciastro, la loro buccia, da verde si colora di marrone-rosso, tanto che sono chiamate anche bacche rosse. Le proprietà nutrizionali di questi frutti non devono essere sottovalutate, basti pensare che apportano circa 80 kcal per ogni 100 gr, contenendo più dell’80% di acqua.

Le giuggiole sono ricche di minerali e di vitamine, e contengono pochissimi grassi. Per quanto riguarda la vitamina C contenuta, questa se ne trova in quantità decisamente maggiori (anche 20 volte di più) rispetto a quella contenuta da arancia e limone. Notevole è l’apporto di vitamine appartenenti al gruppo B, insieme a flavonoidi, tannini e acidi organici. L’autunno è la loro stagione: ecco perché si dovrebbero consumare.

Proprietà delle giuggiole, perché è indicato mangiarle regolarmente

Giuggiole in autunno (Pixabay)

Grazie alle loro caratteristiche, le giuggiole aiutano a rafforzare la muscolatura e a stimolare il metabolismo. Inoltre, questo frutto aiuta a rilassare i nervi, combattendo stati di ansia, di irritazione o di insonnia. Protegge il sistema nervoso centrale e svolge un’azione rilassante su tutto l’organismo. Un recente studio ha messo in evidenza i molteplici benefici derivanti dal consumo di questo frutto.

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Ad esempio, le giuggiole favoriscono la riparazione cellulare, svolgendo un’azione antiossidante e combattendo i radicali liberi, ma non solo, poiché riducono il colesterolo e migliorano le funzionalità cardiocircolatorie. Consumato secco, il frutto è ottimo per curare la diarrea, le bronchiti, l’anemia e la stitichezza. In fitoterapia, le giuggiole proteggono le difese immunitarie grazie alle proprietà lenitivi e sedative.

Sotto forma di decotto, è utile per alleviare sintomi febbrili, tosse e raffreddore. Se consumate fresche, le giuggiole donano grandi benefici al nostro corpo, tramite bollitura, essiccazione o cottura, ne moltiplicano gli effetti. Per questo motivo è una buona abitudine mangiarle regolarmente, magari preparando tante sfiziose ricette, come confetture, torte e biscotti, o semplici infusi e decotti.

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Esiste anche il miele di giuggiolo. Per chi soffre di insonnia o per chi sta attraversando un periodo di stress mentale, una buona tisana alle giuggiole è la soluzione ideale. Per terminare, conoscete l’espressione “andare in un brodo di giuggiole”? Bè, si utilizza sin dai tempi antichi, ed è legata proprio al gustoso sapore di questo frutto, dal quale si otteneva un vino rosso dolciastro e stimolante.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.