I cavoli sono un ortaggio fra i più amati, soprattutto in vista della stagione invernale. Come tutte le verdure, esistono dei parassiti stagionali in grado di attaccarli. Approfondiamo.
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Se dovessimo fare un elenco dei parassiti del cavolo, i più interessati al suo sapore e alla sua consistenza sarebbero di certo la cimice cavolaia, la cimice altica, la cimice rossa e quella nera.
Le cimici del cavolo attaccano a fine primavera inizio estate, periodo in cui numerosi esemplari sono facilmente visibili anche su una sola pianta di cavolo, e perpetuano l’invasione fino all’autunno. Sono capaci di danneggiare profondamente le piante, pertanto è bene intervenire.
Cimici rosse e nere del cavolo: le strategie migliori da adottare per eliminare il parassita
E’ possibile difendere i cavoli dalle cimici rosse e nere? La risposta è sì. Se possiedi un orto biologico e delle modeste coltivazioni di cavoli, sei nel posto giusto. Partiamo dalla prevenzione. Per prevenire la comparsa di questi parassiti, pulisci sempre il campo dai residui delle colture precedenti.
Un terreno curato, nutrito e pulito non costituisce un habitat gradito dalle cimici. Assicurati di effettuare, fra una stagione e l’altra, frequenti rotazioni colturali. Se l’invasione invece è già in atto ma gli esemplari sono davvero pochi, la cosa migliore da fare è eliminarli manualmente.
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Se invece l’invasione è già in stato avanzato, puoi somministrare alla piante del decotto d’aglio, altamente repellente, oppure degli insetticidi biologici come l’Azadiractina o il Piretro. Utilizza queste ultime due sostanze con cautela: sono capaci di uccidere anche altri insetti utili come le api, ad esempio.
Ma come riconoscere queste cimici? La cimice rossa e nera, scientificamente nota come Eurydema ventrale, appartiene all’ordine dei Rincoti, famiglia dei Pentatomidi. Durante l’anno compie due cicli riproduttivi. Nell’aspetto è molto simile ad una coccinella per via dei colori analoghi, tuttavia nella forma è molto differente dall’altro esemplare, peraltro innocuo.
La cimice rosso-nera è pertanto molto diversa da quella verde o da quella asiatica. La cimice in questione ama tutte le specie di cavolo ed inizia ad attaccare in primavera, alla fine, cioè, del rigido inverno, che trascorre ben rifugiata. Una volta emersa la cimice asiatica si riproduce con molta velocità e depone le uova che si schiuderanno a giugno, a inizio estate.
I nuovi individui nati dalle uova sono gli stessi che arrivano ad attaccare le piante sino alla fine dell’autunno, compromettendo la salute delle piantagioni invernali. Come riconoscere un’infestazione da cimice? Se il parassita ha preso di mira il tuo orto, noterai delle macchie bianco-giallastre sulle foglie dei cavoli e delle crucifere presenti.
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Amano anche le rape e le colze, di cui amano risucchiare la linfa. Se l’invasione è seria, questi insetti possono portare al completo disseccamento ella pianta. Il danno peggiore è a carico delle piantine più tenere e giovani, che non reggono la voracità della cimice.
Il decotto d’aglio risulta essere un ottimo trattamento anti-cimice. Vediamo come prepararlo. Prendi 300 grammi di aglio triturato e lascialo bollire in 10 litri d’acqua. Lascia raffreddare il composto e filtralo in una boccia nebulizzante. Somministralo sulle piante nelle ore più fresche della giornata.