Gerani, occhio alla farfallina: può farli fuori in un attimo

Uno dei parassiti più temuti dal nostro geranio, è il Cacyreus marshalli, un lepidottero che arriva dall’Africa

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Farfalla del geranio (Foto di Rosy – The world is worth thousands of pictures-Pixabay)

Il geranio è una pianta estiva che ci regala, per tutta la stagione, bellissimi fiori dai mille colori. E’ il simbolo della Primavera, della natura che si risveglia, delle giornate sempre più lunghe, del sole e delle vacanze. I vivai si riempiono di piante appena ci avviciniamo alla sua stagione.

I nostri balconi e giardini, si arricchiscono di gerani, da quelli classici, a quelli pendenti. Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta. Inoltre, da non trascurare, è facile da coltivare e mantenere. E’ sufficiente posizionarlo al sole diretto per buona parte della giornata, ed annaffiarlo regolarmente.

La farfallina tanto temuta dalla nostra pianta, come liberarcene

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Fiori di Geranio (Foto di -Rita-👩‍🍳 und 📷 mit ❤- Pixabay)

Può capitare che la nostra piantina sia attaccata da un parassita molto comune, ma che potrebbe portare il geranio a morire. E’ la farfallina del geranio, un lepidottero originario dall’Africa, che ama sistemarsi proprio sul nostro Pelargonium (nome botanico).

I segni che lascia sono evidenti e riconoscibili. Le foglie sono quasi del tutto rinsecchite, i fiori non crescono e i fusti presentano tanti piccoli fori. Se notiamo tutte queste tracce, significa che, purtroppo, il nostro geranio è stato preso di mira dalla Cacyreus marshalli.

Si tratta di una piccola farfalla, dalle ali grigio-marrone e delle piccole striature color crema. Il vero rischio, però, è dato dalle larve. Sono piccoli vermicelli verdi e lunghi non più di 1 centimetro. Sono piccoli, ma molto voraci e veloci nel riprodursi.

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Si introducono nei fusti e li svuotano completamente, poi passano a mangiarsi le foglie, infine i fiori, lasciando delle macchie nere sui petali. Se non presi in tempo, per la nostra pianta non c’è più nulla da fare.

Direi, anzi, che nel caso del geranio, è meglio prevenire che curare. Quando vediamo la piccola farfalla aggirarsi intorno ai nostri fiori, drizziamo le antenne, perchè probabilmente il lepidottero sta cercando la casa dove deporre le uova, le quali sono molto piccole e si notano con difficoltà.

Prima di tutto, dopo avere curato nel modo giusto la pianta, averla messa a dimora nel posto giusto, con il terriccio adatto, ed averla annaffiata regolarmente, curiamola per prevenire l’attacco della farfallina parassita.

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Attuare un giusto approccio con la prevnzione, ci permette di non ricorrere a pesticidi chimici che possono, si, dare un buon risultato, ma a danno dell’ambiente e della pianta stessa che ne può uscire debilitata.

Quindi, è meglio curarla preventivamente con olio di Neem e sapone molle. Un giorno l’uno, e il giorno dopo l’altro. Si possono anche miscelare. In commercio si possono trovare già mescolati e pronti per essere spruzzati con regolarità.

Un ottimo insetticida che si trova sempre in commercio, è il bacillus thuringiensis, molto usato in agricoltura biologica. La cosa importante da tenere presente, è, che, quando si sceglie di utilizzare prodotti naturali, dobbiamo essere costanti e pazienti. I risultati sono ottimi, ma richiedono tempo.

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