Scattano i primi divieti per quanto riguarda il lavaggio dell’auto e proseguono le restrizioni per il risparmio idrico: il provvedimento.
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Nuovo provvedimento in atto, seppur limitato in alcune aree del Paese. Per il risparmio idrico, scattano i primi divieti per lavare l’automobile. Molti cittadini sono già in protesta per questo assurda limitazione, che va ad aggiungersi ad altre già messe in programma a partire dal prossimo autunno. Per far fronte alla grave siccità che ha colpito il Paese durante l’estate, si pensa al risparmio idrico.
Nel 2022, la siccità ha messo in ginocchio interi settori, la riduzione delle piogge è stata di circa l’80%, una situazione drammatica che sembra quasi terminata, fortunatamente, i cui segni, però, sono ancora visibili su tutto il territorio, con fiumi e laghi ancora in secca. Proseguono, dunque, le restrizioni, già imposte a partire dallo scorso giugno, e le multe in caso di trasgressione.
Vietato lavare le auto per evitare sprechi di acqua: fino a quando?
È vietato lavare l’automobile nelle ore diurne, in particolare nelle Regioni del nord Italia. Molti Comuni della Lombardia, del Veneto, del Piemonte e dell’Emilia-Romagna, hanno deciso di imporre il divieto di lavare le vetture a tutti i cittadini privati. Il divieto resta in vigore dalle 8:00 del mattino fino alle 21:00. Lo stesso divieto viene applicato all’irrigazione di orti, cortili e giardini.
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Per ovvie ragioni, le limitazioni non toccano le zone attrezzate, come gli autolavaggi, e le attività legate al lavaggio auto, ma soltanto le attività domestiche. In alcuni Comuni, le limitazioni coprono anche altri ambiti, come piscine, fontane, vasche da giardino, al fine di risparmiare sugli sprechi di acqua. L’ordinanza, entrata in vigore alla fine di giugno, dovrebbe terminare il prossimo 21 settembre, salvo ulteriori proroghe.
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Ogni Comune deciderà autonomamente se proseguire nelle sanzioni, prolungando così il periodo di crisi idrica. Le multe, nel frattempo, variano a seconda della gravità, e vanno da 25 euro fino a un massimo di 500 euro. Il consiglio è quello di consultare il portale del proprio Comune per controllare se i divieti per l’emergenza idrica sono ancora in vigore e se questi saranno estesi anche per il mese di ottobre. Intanto, non si placano le numerose polemiche da parte dei cittadini.