Le buche in città possono diventare molto pericolose per auto e moto. Spesso però i Comuni non agiscono per coprirle. Ma c’è le trasforma in mosaici
PER TUTTI GLI ALTRI AGGIORNAMENTI SEGUICI SU INSTAGRAM
Molte città italiane e non hanno un problema in comune: le buche. Queste sono un vero e proprio problema per gli automobilisti e i motociclisti ai quali, ogni anno, si bucano molti pneumatici. E nel peggiore dei casi riportano danni ai mezzi e sulla propria pelle.
Sulla questione delle voragini l’ex calciatore della Roma, ora in forza all’Inter, Edin Dzeko dichiarò che le strade della Capitale sembravano quelle di Sarajevo dopo i bombardamenti. Non proprio il massimo. Eppure c’è chi ha visto nelle buche il modo di renderle delle vere e proprie tele per la propria arte.
A trasformare le buche in opere d’arte è un ignoto artista francese che si firma Ememem Flacking. E le sue opere stanno facendo parlare molte addetti ai lavori. Una vera e propria missione quella del transalpino che sta riempiendo tutte le voragini, presenti su strade e marciapiedi, con dei mosaici originali e dai moltissimi colori.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Lavaggio auto, non potrai più farlo: scattano i primi divieti
L’artista si sta facendo conoscere sui social dove può vantare su Instagram più di 45mila follewers, mentre su Facebook 13mila. Merito della “manutenzione straordinaria” che ha eseguito per le strade di tutto il mondo, rendendole sempre sempre più belle. Un lavoro iniziato a Lione nel 2016 e continuato per le strade di Parigi, Barcellona, Madrid e Oslo. Ma anche delle nostrane Milano, Genova, Torino e Firenze.
POTREBBE ANCHE INTERESSARTI >>> Riscaldamenti razionati, la mappa di un’Italia a risparmio energetico
Le strade diventano delle tele coloratissime grazie ai vari materiali che Ememem impiega. Per un risultato incredibile: ovvero strade bellissime, coloratissime e soprattutto più sicure. La tecnica utilizza per questi mosaici si chiama flacking. Questa consiste nella riparazione dei difetti dell’arredamento urbano grazie all’introduzione e all’utilizzo di mattonelle e maioliche. Una soluzione che si ispira al Kintsugi. Ovvero la modalità con cui i ceramisti giapponesi iniziarono riparare le tazze da te in ceramica con dell’oro.