E se usassimo il nocciolino di sansa al posto del pellet nelle stufe? Sembra impossibile ma non lo è. Ecco come utilizzarlo.
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I costi sempre più elevati del gas spaventano ogni giorno di più gli italiani, ormai spaventati dell’imminente stagione invernale in arrivo.
Per non finire sul lastrico a causa del caro bollette, sono diverse le famiglie che stanno cercando soluzioni alternative per riscaldare casa ed una di queste è la stufa a pellet.
Il pellet è una biomassa derivata dal legno, lavorata e pressata a cui viene successivamente data la forma di piccoli cilindretti. Tuttavia, nell’ultimo periodo a causa dei costi del gas, c’è stato il boom degli acquisti di stufe a pellet, situazione che ha portato ad un grande aumento del prezzo anche del pellet.
Ma se provassimo ad usare il nocciolino di sansa? Potrà sembrare una sciocchezza, ma in realtà è possibile. Vediamo allora come utilizzarlo per riscaldare le nostre case.
Il nocciolino di sansa è ciò che rimane delle olive ormai spremute. Si tratta, dunque, di un vero e proprio scarto della sansa vergine, un prodotto che quindi andrebbe gettato via.
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Tramite centrifugazione si può ottenere una biomassa dotata di un potere calorifero che vai dai 4,5 kWh/kg ai 6,5 KWh/kg, un prodotto al pari del pellet.
Considerato il costo del gas ed il costo altrettanto alto del pellet – per via del boom di richieste di questo prodotto – potremmo benissimo considerare di utilizzare questa tipologia di biomassa per scaldare casa nostra.
Ma come facciamo ad utilizzare il nocciolino di sansa vergine nelle nostre stufe? Dipende da stufa a stufa, poiché non tutte le stufe a pellet sono compatibili con la combustione del nocciolino.
In primis, molte stufe hanno un braciere con dei fori dal diametro maggiore di 3 mm. In questo caso il nocciolino passerebbe attraverso i fori, senza per bruciare. Servirà quindi una stufano fori più piccoli o in alternativa possiamo aggiungere una rete metallica dotata di fori di circa 2,5 mm.
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E’ necessario poi effettuare diversi tentativi per controllare se il nocciolina prenda effettivamente fuoco. Nel caso questo non dovesse avvenire, potremmo provare ad utilizzare in combinazione nocciolino di sansa vergine e pellet.