Api: i pesticidi prodotti sono assolutamente ecologici e non hanno nessun impatto negativo sull’ecosistema. Uno studio ci spiega tutto
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E’ ormai noto che, con il passare degli anni e con i danni che ha subito il nostro ecosistema, moltissime sono le specie animali che rischiano l’estinzione. Questo allarme ci riguarda molto da vicino, in quanto, determinate specie risultano essere fondamentali per l’equilibrio dell’ecosistema ed anche per garantirci il buon esito che riguarda la sicurezza alimentare. Questo pericolo riguarda soprattutto le api, famose impollinatrici, la cui esistenza sembra essere messa sempre più a rischio. Ma scopriamone subito di più al riguardo.
Pesticidi delle api: non sono dannosi
Come dicevamo, gli insetti esposti a maggior rischio estinzione, sono le api. La massiccia diminuzione di questa specie è, senza alcun dubbio, strettamente legata alle pratiche di agricoltura industriale. In che modo? Con l’utilizzo dei fitofarmaci. Questi prodotti sono, infatti, utilizzati per proteggere le colture da tutti gli agenti patogeni, ma allo stesso tempo mettono a rischio le api e lo svolgimento del loro “lavoro” essenziale.
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Con l’utilizzo dei pesticidi le api hanno perso, non solo il loro habitat naturale ma sono divenute anche molto deboli e di conseguenza più vulnerabili rispetto agli attacchi da parte dei parassiti. Per rimediare a questo “allarme” è stata partorita una possibile soluzione innovativa. A lanciarla è l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), con la collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno.
I due enti hanno sperimentato una sostanza che utilizza delle molecole in grado di esercitare un controllo naturale sui parassiti, senza mettere in pericolo le api e di conseguenza l’intero ecosistema. Questa sostanza, di fatto, ha gli stessi effetti di un pesticida: in poche e semplici parole rallenta il ciclo biologico dei parassiti, tenendone sotto controllo la proliferazione. Questo prodotto potrebbe contenere quindi, non solo la proliferazione dei parassiti dannosi per l’agricoltura, ma metterebbe al sicuro la vita delle nostre api.
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Per il momento ciò ha riguardato solo la produzione del miele ad opera degli impollinatori. I dati allarmanti che riguardano la produzione del miele destano non poca preoccupazione. Nell’ultimo anno, la produzione, a causa anche della siccità e del caldo, ha subito un decremento del 40% circa. Grazie a questa sperimentazione, però, si potrebbero aprire nuove strade, preziose, per permettere di utilizzare, al fine di proteggere le colture, pesticidi che non siano dannosi né per le api, né per il nostro ecosistema.
