La situazione dei pini va sempre peggiorando. Il problema è la cocciniglia che li sta letteralmente divorando.
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I pini, alberi maestosi e dall’aspetto resistente, sono degli alberi sempreverdi che appartengono alla famiglia delle Pinaceae. Questi grandi alberi in salute possono vivere fino a 250 anni, crescendo fino a raggiungere i circa 30 metri di altezza.
Tuttavia, nonostante il loro aspetto robusto, anche loro sono soggetti a malattie. Nell’ultimo periodo questi alberi stanno subendo un duro attacco sul territorio italiano, a causa della cocciniglia.
Nello specifico parliamo della cocciniglia tartaruga, conosciuta anche come Toumeyella parvicornis, un insetto originario del Nord America che sta provocando seri danni ai nostri pini.
Gli alberi infestati da questo insetto vengono ricoperti da melata, una secrezione della cocciniglia che impedisce il corretto svolgimento della fotosintesi e che quindi porta ad una lenta morte dell’albero. Ma come fare per arginare il problema? Gli insetticidi sembrano non basta, motivo per cui servirà una soluzione più duratura ed efficace.
I trattamenti contro la cocciniglia per salvaguardare i pini italiani
A partire dal 2018 la cocciniglia tartaruga ha preso piede sul territorio italiano, specie nei dintorni della capitale. L’assessorato al verde di Roma ha quindi delineato i punti da seguire per trattare gli alberi colpiti dalla cocciniglia.
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Fino ad oggi sono stati effettuati circa 8500 interventi col fine di eliminare il problema cocciniglia, ma ciò non è bastato a fermare il nostro insetto, che al contrario ha continuato a diffondersi.
Molto probabilmente il problema riguarda le frequenza del trattamento, poiché secondo gli esperti non basta un singolo trattamento a debellare una piaga del genere.
Secondo il direttore dell’istituto nazionale per la protezione delle piante, Pio Federico Roversi, serve una soluzione biologica, poiché le soluzioni chimiche possono solo aiutare ma senza risolvere il problema alla radice.
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Al momento però non esiste una soluzione biologica che permetta di salvare i pini italiani. Quel che è certo è che solo un predatore biologico della cocciniglia riuscirà a debellarla per sempre, così da poter salvare i nostri alberi.