Bocconcini con chiodi, la terribile mossa posta in essere da qualche sciacallo per uccidere i cani. Allertate le Forze dell’Ordine, il piano macabro non aveva ancora fine.
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Gli animali sono creature meravigliose e che rendono la Terra certamente un pianeta variegato. Quelli che vediamo spesso sono i nostri amici a quattro zampe, i cani che sono da sempre la specie piu’ apprezzata e scelta per far compagnia ai nuclei familiari. Devozione ed amore caratterizzano il cane di qualsiasi razza. Accanto però ai cani domestici vi sono quelli randagi che spesso invadono le nostre città.
Li vediamo in ogni angolo, quartiere, dal centro storico alla periferia e sono sempre attivi per procacciarsi il cibo ed ogni sostentamento per utile per la sopravvivenza. A volte questi animali sono docili e non ci mettono paura in altri casi invece potrebbero costituire una minaccia. Cosa fare in questi casi?
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Certamente NON quello che è stato fatto in un comune italiano e che ha provocato disagio oltre che terrore in tutta la comunità cittadina. Un progetto feroce e macabro, oltre che penalmente grave. Ci troviamo infatti a San Nicola la Strada, provincia di Caserta e quello che è successo è ripugnante: alcuni residenti hanno allertato la Polizia Municipale territorialmente competente per avvisare della presenza di alcuni wurstel farciti con dei chiodi arrugginiti.
Lo scopo di questa azione – ne sono certi i denuncianti – era quello di uccidere tutti i cani presenti nella villa comunale. Un progetto che a quanto pare non era ancora compiuto dato che sul posto è stata trovata una busta con dei chiodi, pronti per essere utilizzati per altri bocconcini letali. I destinatari di questa ferocia erano i poveri cagnoli i quali ignari dell’inganno avrebbero ingerito questi wurstel morendo per le lesioni interne.
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Informati anche i Carabinieri del posto per far partire le indagini e scovare chi si cela dietro questa manovra. Sono state posizionate delle telecamere di videosorveglianza in modo da trovare qualche elemento utile per scovare il delinquente che ne dovrà poi rispondere in Tribunale per il grave reato posto in essere.