Il decoupling è una delle strade per affrontare e contrastare i rincari energetici: vediamo nel dettaglio la ricetta europea
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Il decoupling è una delle possibili soluzioni individuate dall’Europa per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia. Nell’ultimo anno è stato continuo ed inesorabile. Le cause sono da imputare alla crisi generata dal conflitto in Ucraina che ha determinato le sanzioni nei confronti della Russia e alle speculazioni di mercato.
Il prezzo dell’energia continua a salire e l’Europa sta cercando di correre ai ripari per tutelare famiglie e imprese. Dopo la crisi pandemica la nuova stangata ha messo in ginocchio la maggior parte delle aziende esponendole al rischio di chiusura. Da mesi ci si interroga su quale sia la soluzione alla problematica e sono state individuate due strade percorribili.
Decoupling: strumento contro il caro energia
Decoupling significa letteralmente disaccoppiamento ed è utilizzato per indicare delle particolari situazioni in cui due andamenti perdono la loro correlazione. In economia ci si riferisce al fatto che due assets storicamente correlati vengano disallineati da fattori esterni. Nel caso in questione ci si riferisce ai prezzi del gas e dell’energia.
Per calmierare i prezzi dell’energia l’Europa sta parlando da tempo di due alternative praticabili. Una è il price cap, vale a dire un tetto al prezzo del gas e l’altra il decoupling cioè il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e quello dell’energia. Necessaria e a grande richiesta quindi una riforma del mercato dei prezzi dell’energia. Molti i paesi a favore come Francia, Spagna, Romania e Grecia.
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In pratica in Europa esiste una correlazione tra il prezzo del gas e quello dell’elettricità che funziona dagli anni novanta ed ha consentito la liberalizzazione del mercato. Ma ora è diventata controproducente poiché l’aumentare del prezzo dell’uno fa alzare parallelamente anche l’altro.
Stoppare questo meccanismo diventa fondamentale per disallineare i due prezzi, sganciando in questo modo il valore dell’elettricità, anche quella derivante dalle fonti rinnovabili. La strategia è valida e conosciuta, ma rimane complicato il ripensamento del sistema dei prezzi e la sua fattibilità nell’immediato. Il lavoro della Commissione europea quindi va verso il raggiungimento di soluzioni efficaci e il più possibile condivise.